Piero Ausilio, direttore sportivo dell’Inter, è intervenuto direttamente dal Gran Galà del Calcio, spiegando un retroscena su Lookman e le mosse per gennaio.
4 sconfitte in questa prima porzione di stagione non sono poche per una squadra come l’Inter, ma l’ambiente non è allarmato. La formazione di Cristian Chivu ha ottenuto a Pisa, non passeggiando, una vittoria importantissima, dopo le due sconfitte consecutive tra derby e la Champions League. Questa sera Ausilio ha tracciato un bilancio della squadra, dei giocatori inseriti in estate, svelando anche un retroscena su Lookman.

Ausilio e il rapporto con Chivu
Intercettato dai microfoni di Sky Sport, Ausilio ha parlato di Chivu, tornando anche indietro nel tempo: “Posso dire senza rischiare smentita di essere stato uno dei primi (estimatori, ndr) perché l’ho avuto da calciatore. Vi racconto un aneddoto: sono stato fisicamente a Roma a prendere Chivu e portarlo a Milano a disposizione di Moratti. Sono legato a lui anche per questo episodio”.
Che tipologia di allenatore è Chivu? Prova a spiegarlo Ausilio, riflettendo sul percorso: “Ha iniziato con noi nel vivaio, ha guidato la Primavera, sicuramente non siamo sorpresi da tutto quello che sta dimostrando questo uomo. I valori che ha li conoscevamo già, non sono una sorpresa per noi dirigenti”.
Il retroscena su Lookman
L’inseguimento interista per Ademola Lookman, attaccante dell’Atalanta, non è stato di certo un mistero e alla fine l’attaccante nigeriano è rimasto alla corte del club bergamasco. Ausilio ha spiegato i passaggi della trattativa non andata a compimento: “Non ho mai negato l’interesse per Lookman, i tempi sono stati diversi da quanto è uscito sui media. C’è stato un pensiero, ma dopo il Mondiale per Club ci siamo resi conto che non fosse la cosa migliore cambiare il sistema di gioco che aveva dato tante certezze e ottimi risultati. Chivu, insieme a noi, ha fatto delle valutazioni; poi c’è stata soprattutto la crescita di Pio Esposito che ci permette di avere quattro attaccanti che sono più che sufficienti per un 3-5-2 che adottiamo dai tempi di Conte. Vediamo nei prossimi anni: se questo rimarrà il modulo di riferimento, non c’è bisogno di nulla perché siamo assolutamente coperti”.
La strategia verso gennaio
L’Inter è ampiamente in corsa per il primato in tutte le competizioni e la finestra invernale del mercato di gennaio può rappresentare un’opportunità per rinforzare la rosa, soprattutto alla luce dei problemi fisici che stanno caratterizzando Dumfries: “Noi abbiamo una squadra forte e competitiva; a parte Akanji, abbiamo inserito dei giovani che sono arrivati come alternative dei titolarissimi – ha detto Ausilio -. Trovare giocatori che superano Barella, Dumfries e Thuram non è facile e forse non si trovano nemmeno. Abbiamo fatto un mercato diverso rispetto agli ultimi anni, quando avevamo lavorato sui parametri zero. Siamo convinti di essere forti, siamo migliorati nelle alternative, che io non chiamo seconde linee. Resteremo così, senza entrate né uscite”.






