In serata si sono svolti a Washington i sorteggi per i Mondiali 2026. Non sono andati nel migliore dei modi per Brasile e Francia, che avrebbero potuto certamente pescare meglio.
Il Brasile vuole fare certamente meglio rispetto alla passata edizione dei Mondiali in Qatar, dove la nazionale verdeoro non è riuscita ad arrivare in fondo alla competizione. Discorso diverso per la Francia, che è andata a millimetri dal titolo mondiale: transalpini fermati solamente nella lotteria dei rigori contro l’Argentina. Grida ancora vendetta l’occasione di Kolo Muani, intercettato al minuto 120 nell’ultima palla che avrebbe potuto regalare il Mondiale ai galletti. Francia e Brasile sono due nazionali super-quotate, che hanno voglia di riscatto. Ma i rispettivi cammini non saranno proprio una passeggiata.

Francia, un cammino non semplice
Il cammino della Francia nelle qualificazioni ai Mondiali non è stato così lineare come qualcuno si sarebbe aspettato. Mbappé e compagni hanno archiviato le operazioni proprio sul finale e ai gironi dei Mondiali troveranno avversari tutt’altro che scomodi. Ci sarà il grande scontro con Haaland: ebbene sì, visto che i transalpini hanno pescato la Norvegia, ma non solo. Attenzione alla mina vagante Senegal, nazionale che potrebbe creare qualche grattacapo al girone in questione. Completerà il raggruppamento una tra Iraq, Bolivia e Suriname.
Rabiot analizza il girone dei Mondiali
Adrien Rabiot, intercettato da M6, ha parlato così del girone dei Mondiali: “Non c’è timore. È calcio: dovremo essere pronti e in forma dopo una stagione molto lunga. Le squadre che riusciranno a dare il massimo saranno quelle che staranno meglio fisicamente. Le condizioni meteorologiche avranno un ruolo importante. Ci saranno aspetti da gestire per ottenere il massimo”.
Brasile, insidia Marocco e non solo…
Il Brasile di Ancelotti si sta preparando da diverso tempo all’appuntamento di giugno 2026. L’ex tecnico del Real Madrid ha messo nel mirino un grande traguardo e la nazionale si sta ben disimpegnando nel percorso di avvicinamento all’appuntamento. In un’intervista alla Gazzetta dello Sport, Ancelotti ha fatto il punto della situazione collettiva della squadra: “Abbiamo un gruppo di veterani molto serio, professionale, rispettato dal gruppo. L’ambiente è completamente diverso da quello di un club: in ritiro si gioca a carte, si sta insieme, si chiacchiera, i telefoni sono in secondo o terzo piano, c’è molta disciplina. I veterani tirano il gruppo e i giovani si adeguano non solo senza problemi ma con entusiasmo. C’è veramente una bella atmosfera”.
Insomma, grande fiducia, ma anche tanta cautela, soprattutto perché il girone del Brasile non sarà una passeggiata. I verdeoro hanno pescato, infatti, il Marocco. Una possibile formazione outsider, considerando che tre anni fa in Qatar la nazionale marocchina è arrivata terza, fermata solamente in semifinale dopo aver eliminato la Spagna. Un grande cammino: sarà difficile ripetersi, ma l’operazione è partita e i giocatori ci sono.
Completa il gruppo la Scozia, che ha staccato il pass per i Mondiali con un colpo di scena, eliminando la Danimarca nell’ultima sfida delle qualificazioni. Presente, infine, la nazionale di Haiti.






