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Esclusiva SI: per Dossena, ci sono anche Cremonese e Verona. Le ultime

Si accende il calciomercato in casa Como anche in uscita. Alberto Dossena, potrebbe lasciare infatti la laguna. Per il suo futuro oltre al Cagliari, si sono fatte sotto Verona e Cremonese.

Un ritorno al passato, Cagliari, o un passo nel futuro Verona e Cremonese, sono queste le possibilità da vagliare per Alberto Dossena, difensore del Como, fuori dal progetto di Fabregas. Mai in campo in questa stagione dopo il ko al crociato della scorsa annata, Dossena, potrebbe ora lasciare il Como. 23 presenze e due assist l’anno scorso prima del grave infortunio che a Marzo gli ha fatto interrompere in anticipo la stagione. Quest’anno non è mai rientrato tra i convocati fino alla trasferta di Lecce, prima convocazione, dopo l’operazione e potrebbe ora lasciare restando però in Serie A, secondo quanto riportato dal nostro Alfredo Pedullà.

Alberto Dossena, difensore Como
Alberto Dossena potrebbe lasciare il Como a gennaio.

 

Dossena, la news

Alberto Dossena può lasciare Como in questa sessione di mercato per andare a giocare con una certa continuità. La stima nei suoi riguardi è intatti, ma gli spazi si sono ristretti e le richieste non mancano. Le riflessioni del Cagliari per un suo ritorno non hanno fin qui portato a una decisione, la pista va seguita ma il tema ingaggio farà la differenza. Ci sono altri due club interessati a Dossena, si tratta della Cremonese (che deve fare due centrali) e del Verona per un seconda parte di stagione che dovrebbe dare maggiore visibilità al classe 1998. Così il nostro Alfredo Pedullà sul proprio sito.

Como, le parole di Fabregas post-Lecce

Post Lecce, Cesc Fabregas ha parlato così di Nico Paz: Nico Paz è un giocatore importante. È qua per crescere e per fare la differenza. Non si vedono così nel calcio moderno: è un trequartista moderno ed è una tipologia di giocatori che non si vedono da 5/10 anni almeno. In ogni caso anche lui deve adattarsi al calcio moderno”.

Sulla possibile lotta alla Champions: “Non parlo della classifica, in questo momento non è fondamentale per noi. Quello che ci interessa è la crescita della squadra e dei giovani. Episodio del primo goal? Allenatori e giocatori non sono più in grado di riconoscere più cosa sia fallo e cosa non lo sia. Un giorno un intervento viene valutato come fallo, mentre il giorno dopo non lo è. È difficile, spesso mi interrogo anch’io. Oggi Di Francesco è arrabbiato e io sono felice, un domani le parti possono anche cambiare”

Su Douvikas:Ha grossi margini di crescita. Ditemi chi non può migliorare a 26 anni. Deve lavorare come un animale, anche individualmente, sugli aspetti da migliorare. Questa settimana ho parlato con lui, tutti i giocatori qui accettano quello che dico: non ci sono mai dei “però” o dei “non sono d’accordo“.

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