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Sinner da record, imprendibile: demolito Alcaraz

Oramai il tennis è Sinner contro Alcaraz, sia in campo che fuori. I due si scaldano per il 2026, ma intanto l’altoatesino ha risposto così.

Il confronto tra Jannik Sinner e Carlos Alcaraz è ormai il filo rosso del tennis contemporaneo. Non si tratta solo di rivalità diretta, ma di due progetti sportivi che nel 2025 hanno preso direzioni parzialmente diverse e che nel 2026 sono chiamati a nuove scelte decisive. Sul campo, entrambi hanno dimostrato una continuità da veterani, alternandosi ai vertici nei tornei più pesanti e spartendosi finali, titoli e settimane da numero uno. Ma se Sinner ha puntato su una progressione lineare, basata su stabilità tecnica e fisica, Alcaraz ha vissuto una stagione più frastagliata, segnata da picchi altissimi e da passaggi di transizione. In quest’ottica va letto anche l’addio tra Alcaraz e Juan Carlos Ferrero, una separazione che segna la fine di un ciclo fondamentale nella crescita dello spagnolo. Ferrero è stato l’architetto del primo Alcaraz, quello dell’esplosione precoce e della libertà totale in campo. Il 2026 sarà un anno chiave: difendere punti pesanti, scegliere con attenzione i tornei di avvicinamento agli Slam e gestire le energie in un calendario sempre più denso.

Jannik Sinner
Sinner da record, imprendibile: demolito Alcaraz – Sportitalia.it (screen Youtube)

Sul fronte Sinner, la programmazione appare più definita. L’azzurro arriva da un 2025 di consolidamento assoluto e guarda al 2026 con l’obiettivo di confermare il proprio status nei grandi appuntamenti, riducendo al minimo i passaggi a vuoto. La differenza tra i due, oggi, non è tanto nel talento – entrambi ne hanno in abbondanza – quanto nella fase della carriera: Sinner sembra aver già imboccato una strada di maturità sportiva, mentre Alcaraz è chiamato a reinventarsi per restare al vertice senza disperdere energie. Un dualismo che promette di segnare ancora a lungo il circuito.

Prize Money, Sinner al settimo posto di tutti i tempi: Alcaraz trema

Nella seconda metà dell’analisi, però, il dato economico certifica quanto questo confronto non sia solo tecnico, ma anche storico. Con l’ufficializzazione dei montepremi distribuiti nel 2025, Sinner è diventato il settimo giocatore all-time per prize money guadagnato nel circuito ATP. Solo nell’ultima stagione ha incassato 19,1 milioni di dollari per i risultati sportivi, portando il totale in carriera a 56,6 milioni. Numeri impressionanti, soprattutto se rapportati a una carriera ancora relativamente giovane. Alcaraz,  ha superato i 21 milioni nel solo 2025 e ha raggiunto quota 60.032.046 dollari complessivi. Entrambi sono già stabilmente nella Top 10 dei giocatori più “pagati” della storia del circuito, un segnale evidente di quanto la distribuzione dei prize money sia cresciuta negli ultimi anni e di come i campioni attuali beneficino di un sistema profondamente diverso rispetto al passato.

Jannik Sinner
Prize Money, Sinner al settimo posto di tutti i tempi – Sportitalia.it (screen Youtube)

Ecco che allora Sinner incalza Alcaraz e il prossimo 2026 potrebbe sancire un sorpasso, già nella prima metà della stagione. Sarà fondamentale per Sinner portare a casa Melbourne e fare bottino pieno a Indian Wells e Miami. Davanti a loro intanto restano i giganti di un’altra era. Al primo posto c’è Novak Djokovic con 191.252.375 dollari, seguito da Rafael Nadal (134.946.100) e Roger Federer (130.594.339). I cosiddetti Fab 3 hanno scavato un solco economico enorme, difficilmente colmabile nel breve periodo. Alle loro spalle spicca Andy Murray con 64,6 milioni, davanti a Alcaraz, Alexander Zverev e Sinner. Il dato forse più emblematico riguarda proprio il confronto generazionale: Federer ha guadagnato più del doppio di Murray, pur avendo vissuto gli anni migliori prima dell’esplosione attuale dei montepremi. Nel 2026, salvo imprevisti, Sinner, Alcaraz e Zverev sono destinati a superare Murray e ad avvicinarsi ulteriormente ai Fab 3.

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