Il cuore d’oro di Daniel Ricciardo è un messaggio contro il bullismo

Daniel Ricciardo ancora una volta si distingue per la sua generosità, un ragazzino derubato del suo cappellino McLaren da alcuni bulli della sua scuola ora ha un regalo indimenticabile

Daniel Ricciardo
Daniel Ricciardo, da questa stagione pilota di punta della McLaren (Getty Images)

Il bullismo è diventato una piaga insostenibile. E sono tantissimi gli sportivi che nel corso degli ultimi anni hanno deciso di scendere in campo in modo attivo per contrastarlo. L’ultimo della serie è Daniel Riccardo, pilota di Formula 1 della McLaren.

Daniel Ricciardo contro il bullismo

Il protagonista di questa storia è un ragazzino inglese di soli 10 anni di nome Luis. Luis è un grandissimo appassionato di Formula 1, un grande tifoso della McLaren. A scuola non si separa mai dal suo cappellino nero-arancio, un regalo dei suoi genitori. Qualcosa di cui è estremamente orgoglioso.

Un giorno, durante una discussione, alcuni bulletti della sua scuola gli rubano cappello e lo calpestano. Luis tenta di difendere il suo cappellino in tutti i modi ma è da solo e finisce sovrastato dai suoi avversari. Torna a casa senza il suo amato gadget e con la faccia piena di botte.

La madre, immediatamente, lo fotografa affidando un messaggio a Twitter: nulla di clamoroso. Il profilo è protetto e seguito da poche decine di persone, amici di famiglia per lo più.

“Voglio solo dire che il bullismo non va bene” – scrive la donna che aveva già denunciato diversi altri episodi di bullismo all’interno della scuola.

Indipendentemente da quelli che sanno di provvedimenti che potranno essere presi dalla istituzione scolastica la notizia in qualche arriva alla McLaren e viene riferita a Daniel Ricciardo.

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“Sul col morale amico mio”

Il gesto di Ricciardo, di questi tempi, fa notizia perché diventa un elemento di coraggio per le decine di migliaia di ragazzini che del mondo subiscono episodi di violenza e di minacce.

“Sono dispiaciuto di quello che ti è successo – scrive Ricciardo in un messaggio privato diretto a Luis –  ma non stressarti. E poi quelle botte sul volto, in fondo, ti fanno sembrare un vero duro. E non dimenticare che i bulli, a loro volta, sono la parte debole perché probabilmente prima di te qualcuno bullizzato loro. Avrai presto il mio cappellino e altri gadget McLaren. Su col morale amico mio, Stay Strong”.

Il gesto di Ricciardo è stato molto apprezzato anche dalle associazioni giovanili che si occupano di bullismo. Non solo di chi si occupa della tutela dei ragazzi vittime di minacce e violenza, ma anche della rieducazione di bulli. Si tratta quasi sempre di ragazzi con gravi problemi in famiglia o che a loro volta sono stati oggetto di bullismo nelle scuole inferiori.

Secondo l’osservatorio internazionale dell’infanzia il 45% di ragazzi con mio di 14 anni riferisce di avere subito episodi di bullismo. Negli ultimi anni ancora maggiore preoccupazione riguarda il cyberbullismo, foto private, minacce, stalking, che colpiscono il 22% di giovanissimi al di sotto dei 12 anni.

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