Tokyo 2020, il governo e il Cio stravolgono i piani: decisione ufficiale

Le Olimpiadi di Tokyo 2020 sono imminenti ma il Governo ha decretato nuovamente lo stato di emergenza: decisione ufficiale senza ripensamenti

Stadio Tokio 2020
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Le Olimpiadi da sempre sono il simbolo dell’unione tra popoli e sport. Si tratta dell’evento sportivo più importante al mondo non solo per il prestigio personale o di squadra, ma proprio perchè l’ambiente che si respira in quei momenti è di condivisione totale.

Purtroppo così non sarà a Tokyo 2020. Adesso è ufficiale: nessuno spettatore sarà ammesso ad assistere alla gare a Tokyo e probabilmente anche nelle tre prefetture circostanti du Chiba, Kanagawa e Saitama. Una decisione  presa dal Consiglio direttivo composto dal presidente del Comitato olimpico internazionale Thomas Bach, dal presidente del Comitato organizzatore Seiko Hashimoto e dalla governatrice Yuriko Koike.

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Tokyo 2020, gare a porte chiuse: la situazione

Guardie di sicurezza allo stadio
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Nelle ultime ore il Governo Giapponese aveva già dichiarato nuovamente lo stato di emergenza a causa del numero crescente di contagi da Covid-19 e il Primo Ministro, Yoshihide Suga, ha annunciato che tale periodo durerà almeno fino al 22 agosto.

Ed era già stato già stabilito che la fiamma olimpica non sfilerà per le strade onde evitare inutili assembramenti, mentre per quel che riguarda bar e ristoranti è stata definita la chiusura alle ore 20.

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Insomma, una situazione davvero complicata che inevitabilmente smorzerà il clima olimpico. La sicurezza ha la priorità, ma non ha torto chi ha definito Tokyo 2020 come “le Olimpiadi tristi”.

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