Paola Ferrari, duro attacco da un collega: “Via dalla Rai? Non mi mancherà”

Paola Ferrari, duro attacco da un collega che ha lavorato con lei negli anni scorsi senza trovarsi bene: “Via dalla Rai? Non mi mancherà”

(Instagram)

Durante gli Europei di calcio è entrata più volte nelle nostre case perché a lei toccavano i pre e i post partita di una spedizione fortunatissima per l’Italia. Ma negli ultimi giorni Paolo Ferrari ha fatto discutere soprattutto per il suo annuncio di pensionamento anticipato. Ancora un anno e lascerà la Rai che è stata una bella fetta della sua vita.

Qualcuno già la rimpiange, ma a qualcun altro le notizia non è dispiaciuta e non  lo nasconde nemmeno. Come Giampiero Galeazzi che, intervistato dal ‘Corriere dello Sport’, non è stato decisamente tenero con la collega. “Non ne sentirò molto la mancanza. Ci ho lavorato parecchio insieme. Ultimamente era molto migliorata. Ma è sempre stata troppo invadente. Monopolizza lo spazio, ha prevaricato il suo ruolo. Prima non si preparava, ora ha imparato a farlo”.

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Paola Ferrari, duro attacco da un collega: Giampiero Galeazzi promuove Bragagna e Malagò

Galeazzi, nella chiacchierata con il quotidiano sportivo romano, ha anche parlato del suo personale rapporto con la Rai. Perché in questo giorni di Olimpiadi, le sue telecronache legate al canottaggio sono tornate quanto mai di moda. E lui fa capire di avere alcuni rimpianti: “Ho spinto troppo. Dovevo fermarmi prima e pensare un po’ alla carriera. M’hanno fatto veramente di tutto… Mi hanno tolto il canottaggio due anni prima di andare in pensione. Un dispiacere enorme”.

(Screenshot RaiPlay)

Ha seguito tutto, dei suoi ex colleghi promuove decisamente Franco Bragagna ma anche il nuoto (Tommaso Mecarozzi, ndb). Ma “in altri sport ci siamo arrangiati con i tecnici, qui manca però il senso del racconto, cioè tutto. Mi sono piaciute le donne a Tokyo, nei commenti e nelle cronache”.

Infine una battuta sul presidente del Coni, Giovanni Malagò, che passerà alla storia come il più vincente a cinque cerchi: È un combattente, un uomo che non s’è mai tirato indietro. S’è messo sulle spalle tutto il mondo sportivo, contro i politici che non lo possono vedere. C’ha un culo grande così, ma se lo merita tutto”. Da laziale a romanista, un gran complimento.

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