DAZN, l’ultimatum delle autorità: clamoroso annuncio

L’AgCom sta monitorando da vicino la situazione relativa ai disservizi di DAZN e ha dato un’ultimatum alla piattaforma streaming

Operatore Dazn
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Il campionato di Serie A è fermo per la pausa nazionali di ottobre, ma già dal prossimo weekend le squadre torneranno in campo ed in diretta live su DAZN. La piattaforma streaming che si è aggiudicata i diritti per le trasmissioni del massimo campionato italiano finora è stata molto criticata a causa dei continui disservizi, ma il vento sembra essere decisamente cambiato.

Le autorità italiane infatti hanno deciso di scendere in campo e di chiedere un miglioramento del servizio in tempi molto brevi. Dopo qualche settimana di titubanza, dovuta anche all’incertezza di poter applicare i regolamenti nostrani alla pay tv britannica (che non aveva chiesto autorizzazione ministeriale per poter operare nel nostro Paese), l’AgCom è riuscita ad ottenere un aumento di potere dal Governo e ha intimato un’ultimatum alla piattaforma streaming.

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DAZN, arriva l’ultimatum dell’AgCom: cosa rischia la piattaforma streaming

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L’ultimatum prende la forma di una procedura d’urgenza con tanto di “ordine” impartito dall’Autorità. Alla piattaforma streaming viene intimato di “adottare ogni comportamento rispettoso dei diritti degli utenti, adottando ogni accorgimento funzionale a prevenire malfunzionamenti“, al quale bisogna aggiungere l’esigenza di migliorare il servizio clienti.

Il tutto dovrà avvenire, senza ulteriori rinvii, entro 30 giorni. Dal suo punto di vista DAZN già si sta muovendo e già nelle ultime settimane sono stati predisposti dei rimborsi, sottoforma di un mese gratuito, per tutti gli utenti vittima di disservizi. Inoltre, fa sapere l’AgCom, la paytv britannica sta partecipando senza indugi ad ogni riunione.

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Tra un mese verranno verificati tutti i parametri e se la piattaforma streaming dovesse ancora far registrare problemi o mancanze, sarà applicata una multa salata: secondo il “Sole 24 ore” si parla di sanzioni da 250mila euro ad ogni provvedimento adottato.

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