Troppi casi di Covid: partita rinviata e campionato stravolto. Impossibile andare avanti, i contagi stanno aumentando in tutto il Paese
In alcune nazioni europee, come la Germania, l’Olanda e il Belgio, l’aumento dei contagi da Covid 19 nella popolazione ha prodotto la nuova chiusura degli stadi a tempo indeterminato. Non così è, almeno per il momento, in Premier League che ha deciso di tenere aperto al pubblico ma in compenso rinvia le partite.
Fatale che fosse così, dopo che ieri il centro di allenamento del Manchester United era stato chiuso in via precauzionale per l’aumento dei casi registrato negli ultimi giorni. E così la Lega ha deciso il rinvio di Brentford-Manchester United, gara valida per la 17^ giornata di Premier League in programma questa sera alle ore 20.30.
The Premier League has confirmed that our game against Brentford on Tuesday has been postponed.#MUFC | #BREMUN
— Manchester United (@ManUtd) December 13, 2021
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Troppi casi di Covid, il rischio di rinvii continui adesso è reale
Complessivamente, nel solo ambiente della Premier League sono stati riscontrate quarantadue positività in una settimana mentre in quella precedente erano soltanto 12. La settimana scorsa al centro dei rinvii c’era stato il Tottenham che aveva fatto saltare la gara di Conference League contro il Rennes e quella di campionato a Brighton. In tutto erano 13 i tesserati positivi.
Anche Aston Villa e Brighton hanno fatto registrare alcuni positivi (ma per ora le gare non sono a rischio). Nelle prossime ore sarà presa una decisione per la partita fra Tottenham e Leicester in programma 16. E in League One un focolaio al QPR ha provocato il rinvio della partita di campionato contro lo Sheffield United di lunedì sera.
La Premier League adotterà la linea della prudenza: “Con la salute dei giocatori e del personale come priorità, alla luce del recente aumento dei casi di COVID-19 in tutto il paese, la Premier League ha reintrodotto le misure di emergenza. Questi includono protocolli come test più frequenti, indossare le mascherine per il viso mentre si è al chiuso e osservare il distanziamento sociale”.