Verstappen-Hamilton, la polemica non finisce mai: “Vittima di bullismo”

Verstappen-Hamilton, la polemica non finisce mai: “Vittima di bullismo”. A pochi giorni dal via del Mondiale 2022 nervi tesi

Da giovedì 10 marzo torneranno ad affrontarsi in pista per gli ultimi test in Bahrain che precederanno il primo appuntamento del Mondiale 2022. Ma sarà solo il primo capitolo di un duello infinito, quello tra Max Verstappen e Lewis Hamilton.

Verstappen-Hamilton (ANSA)

La FIA ufficialmente non ha ancora emesso il suo verdetto sul ricorso presentato dalla Mercedes dopo l’ultimo Gran Premio di Abu Dhabi, quello che ha dato il titolo alla Red Bull. Però ha preso una decisione sul futuro di Michael Masi che da qualche settimana non è più il direttore di corsa. Una svolta che alla Red Bull non è piaciuta perché sa indirettamente di colpevolezza.

Ma Chris Horner non ci sta e ai microfoni della BBC denuncia una situazione insostenibile: “È stato giusto licenziare Michael Masi sulla base della pressione che è stata fatta su di lui da una squadra rivale? Per me no, equivale al bullismo. Ha fatto degli errori anche contro di noi, ma bisogna guardare al ruolo in cui si trovava e agli strumenti che aveva a disposizione. Online è stato bullizzato e minacciato di morte: questo non può assolutamente essere tollerato. E io mi batterò sempre per qualcuno che è vittima di bullismo“.

Verstappen-Hamilton, la polemica non finisce mai: la FIA non ha ancora deciso

Parole che riprendono quello che il team principal della Red Bull aveva detto durante un documentario realizzato da Sky Sports F1 sul duello infinito tra Hamilton e Verstappen. Anche in quella occasione Horner aveva difeso le decisioni di Masi che secondo lui non aveva infranto nessuna regola.

F1 Abu Dhabi (LaPresse)

“Forse le ha applicate in modo leggermente diverso per quella circostanza, ma non c’è stato nulla che abbia fatto che abbia effettivamente ribaltato il regolamento”. In casa Red Bull non hanno dubbi che le decisioni, anche se li hanno favoriti, siano stati corrette e all’interno delle regole, dall’altra parte la pensano diversamente. Ma alla fine contano le decisioni della FIA e per ora non tira aria di ribaltone.

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