Serie A in lutto, morto il protagonista di uno storico scudetto

Serie A in lutto, morto il protagonista di uno storico scudetto. Come calciatore e come dirigente ha lasciato un marchio indelebile

Provate ad immaginare una classifica di questo tipo alla fine del campionato: scudetto al Verona, poi Torino secondo e Inter terza con il Milan quinto, la Juventus sesta e la Lazio retrocessa. Ma non serve immaginarlo, è successo nel 1985. E oggi se n’è andato uno dei protagonisti di quella storica pagina di calcio.

Emiliano Mascetti (LaPresse)

A 79 anni infatti è scomparso a Verona, città che lo aveva adottato, Emiliano Mascetti detto ‘Ciccio’ che prima come calciatore e poi come dirigente ha segnato la storia del club. C’era lui infatti in quella stagione come direttore sportivo dell’Hellas e anche grazie al suo lavoro arrivarono giocatori come Briegel ed Elkjaer, in una squadra perfettamente guidata da Osvaldo Bagnoli.

E così quello che all’inizio sembrava solo un sogno, diventò in poco tempo una realtà. La Cenerentola che indossa i panni della principessa e fa saltare il banco della Serie A, un’ipotesi oggi praticamente impossibile perché lo dicono i numeri.

Serie A in lutto, morto il protagonista di uno storico scudetto: Mascetti vera anima del Verona

Emiliano Mascetti era nato a Como l’11 marzo 1943 e i primi passi li aveva mossi proprio con la maglia dei lariani prima di trasferirsi al Pisa. Nel 1967 la vera svolta: per la prima volta conobbe il Verona conquistando la promozione in Serie A. Salvo una parentesi di due stagioni con la maglia del Toro, dal 1973 al 1975 8l’anno prima dello scudetto con radice), è sempre stato fedele al Verona.

Nella città di Giulietta e Romeo è rimasto da giocatore fino al 1980 collezionando 330 presenze (secondo nella storia del club) con 46 gol. E 35 di questi li aveva messi a segno in Serie A. Del Verona è stato capitano prima e successivamente direttore sportivo. Sotto la sua guida arrivarono lo scudetto, le qualificazioni alle coppe europee e due finali di Coppa Italia.

Terminata la sua esperienza nel Verona arrivò la chiamata della Roma, sempre come direttore sportivo con la presidenza di Dino Viola dal 1988 al 1996, vincendo una Coppa Italia e arrivando in finale di Coppa UEFA. Dal 1996 al 2002 è stato ds all’Atalanta, poi ha collaborato con la Sampdoria. E adesso una grave malattia lo ha portato via per sempre.

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