Wimbledon, Elena Rybakina non si ferma più: è in finale

Vittoria in due set per Elena Rybakina che conquista la finalissima di Wimbledon raggiungendo Ons Jabeur

In un Wimbledon inedito, con tante assenze e numerose eliminazioni eccellenti, nessuno si sarebbe mai aspettato una finale con due esordienti assolute per lo meno a questo livello.

Wimbledon Rybakina
Elena Rybakina, prima finale in carriera in uno slam (Foto ANSA)

Vittoria in due set per la deliziosa ragazza kazaka, mai così in alto in un torneo dello Slam. Dominata la rumena Simona Halep, troppo fallosa e imprecisa al servizio: 6-3 6-3.

Wimbledon, Rybakina in finale con Jabeur

Se ieri la notizia di una ragazza giovanissima, proveniente dal Kazakhstan era clamorosa, oggi la sua vittoria decisamente autorevole contro una tennista più esperta e quotata di lei è la conferma di un momento magico davvero straordinario. Una bella storia.

Perché è un Wimbledon del tutto inedito. Mai una kazaka in finale, mai una ragazza africana. Il tennis si fa sempre più fenomeno globale e diffuso. E questo non può che fare bene a tutto lo sport.

La partita

Partita mai in discussione. Elena Rybakina parte con la massima condizione, forte di un servizio micidiale e preciso. Per contro la Halep va subito in affanno, perde il servizio e non lo recupera più rischiando un secondo break, e annullando un break point, già nel sesto game. Secondo set copia carbone del primo. La disperata resistenza della Halep non basta nel primo game, il più lungo del match. E non basta nemmeno il break ottenuto dalla rumena, non confermato sul proprio servizio, perso subito dopo.

Da lì in poi la Rybakina va in scioltezza e in discesa: lucida efficace, brava a sfruttare ogni debolezza della Halep colpevole anche di un gran numero di doppi falli (nove, troppi…). Finisce con un doppio 6-3 in 1.17. Affronterà la tunisina Ons Jabeur che nella prima semifinale ha vinto in tre set contro la tedesca Tatjana Maria. Una finale del tutto inedita: e assolutamente imprevista.

 

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