Auto elettriche, doccia fredda all’improvviso: gli automobilisti non ci stanno

Auto elettriche, doccia fredda all’improvviso: gli automobilisti non ci stanno. Rischia di complicarsi il mercato del settore a causa di alcuni provvedimenti

Il mercato dell’auto sta attraversando una fase di stallo. Un periodo delicato dovuto in particolare alla lunga e complessa fase di transizione, un passaggio delicato da un’era, quella dei motori endotermici, a quella del motore elettrico. L’abbandono dei cosiddetti combustibili fossili, i derivati del petrolio, rappresenta l’ingresso in una nuova epoca storica dai contorni ancora non ben definiti. Di sicuro c’è che in questo momento il mercato delle auto elettriche non è ancora decollato.

Auto elettriche in stand by
Auto elettriche – Sportitalia.it

E la sensazione è che ci vorrà ancora del tempo prima che gli automobilisti, soprattutto quelli italiani, decidano di adeguarsi alla nuova tendenza. Il mercato dell’elettrico nel nostro Paese è ancora in forte ritardo a causa soprattutto dei costi, troppo elevati, delle vetture che procedono a batteria. E in tal senso le ultime notizie legate ai provvedimenti del Governo Meloni non lasciano immaginare un aumento delle vendite nel prossimo futuro.

L’esecutivo ha infatti frenato sugli incentivi in qualità di unico strumento per rendere accessibili le auto elettriche. Per spingere le vendite è infatti necessario abbassare anche i prezzi. Una risposta ai costruttori, come Stellantis, che chiedono un aiuto alla domanda per sostenere la diffusione delle e-car, ancora troppo costose per l’elevato prezzo delle materie prime.

Auto elettriche, il governo contro gli incentivi: automobilisti furiosi

Senza incentivi le auto elettriche sono ancora troppo costose per la classe media, questo è un brutale dato di fatto. La sfida è quanto velocemente si riuscirà a ridurre i costi per venderle anche senza. Basta vedere quanto è successo in Germania: non appena sono stati sospesi gli incentivi, il mercato è crollato“, ha dichiarato l’amministratore delegato di Stellantis Carlos Tavares.

Dichiarazioni a cui ha replicato il ministro dell’Ambiene e della sicurezza energetica Gilberto Pichetto: “Quando le auto elettriche erano 6.000 il primo anno, 60mila il secondo anno, potevano starci degli incentivi statali, ma se entriamo in un’ottica di milioni o centinaia di migliaia di acquisti, probabilmente qualche effetto sul bilancio dello Stato gli incentivi ce l’avrebbero“.

Nessuno mette in dubbio l’auto elettrica, è un obiettivo da raggiungere – ha chiarito il ministro – anche se non completamente elettrica perché ci sono dei motori endotermici che possono usare biocarburanti, biometano, che possono funzionare. L’accompagnamento deve essere appaiato al fatto che l’industria deve avere un prezzo possibile a favore della collettività”.

Auto elettriche in crisi
Auto elettriche – Sportitalia.it

Pichetto muove poi le sue critiche alle case automobilistiche: “Oggi l’auto elettrica è fatta solo per i ricchi, noi abbiamo un parco auto di 40 milioni di auto, abbiamo ancora due milioni di auto Euro 1- Euro 2, pensare di sostituirle con l’elettrico è inimmaginabile in questo momento, è un percorso da fare ma bisogna essere più razionali ed equilibrati”.

La transizione energetica comunque avanza e nel 2022 la quota dei motori a benzina è scesa dal 30% al 27,7% e quella dei diesel dal 22,1% al 19,6%, lasciando la leadership alle auto ibride che salgono al 34%. Le elettriche (pure e ibride plug-in) hanno però subito una drastica battuta d’arresto, perdendo 20.000 unità nel 2022 (-14,8%) e scendendo a quota 8,8% (soprattutto a causa della flessione delle elettriche pure), bloccando l’Italia all’ultimo posto fra i 5 maggiori mercati.

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