ESCLUSIVA Juve, l’ex Presidente del Newells racconta Barrenechea

Proprio nel derby di Torino, Enzo Barrenechea è stato schierato a sorpresa titolare per la prima volta in campionato con la maglia della Juventus: un match non banale, nel quale l’argentino, pur con tutte le difficoltà del caso, ha risposto presente, cercando di sostituire al meglio Paredes e di guadagnarsi la fiducia del tecnico Allegri, che lo ha elogiato nel post-partita.

La redazione di SPORTITALIA ha contattato in esclusiva Cristian Damico, Presidente ad interim del Newell’s Old Boys dal 2016 al 2021, ovvero quando Enzo venne venduto in Europa, al Sion (che lo comprò in sinergia con la Juventus).

Un buon debutto quello di Enzo, schierato a sorpresa da Allegri proprio nel derby.

“Aver debuttato in una partita speciale come il derby di Torino, dimostra che il giocatore ha un grande valore e che viene considerato dall’allenatore. Allegri ha fiducia in lui tanto da schierarlo in partite importanti come quella di ieri”.

Il suo potenziale, dall’approdo in Europa, non è emerso immediatamente. Sta accadendo ora, con Allegri?

“Dal momento in cui lo abbiamo ceduto, noi tutti della dirigenza del Newell’s abbiamo provato una grande gioia per Enzo. Perché sapevamo che era un ragazzo dal grande potenziale, che ancora deve esprimere al massimo. Sì, ora sta cominciando a farlo, grazie alla fiducia che gli viene data”.

Ci vorrà tempo perché ciò avvenga?

“Non ho alcun dubbio al riguardo. Con il passare del tempo e con l’accumulare delle partite in prima squadra, accrescerà la sua esperienza e fiducia fino a diventare un titolare indiscusso del club bianconero”.

Ci racconta come andò la trattativa con i bianconeri?

“Fu una negoziazione che portò via un po’ di tempo. Non fu una trattativa rapida. Ovviamente quando ci sono tanti chilometri a separarti, così come una lingua differente, ci vuole più pazienza. La Juventus è stata la squadra che ha manifestato per prima e con grande convinzione il proprio interesse: sentivamo spesso i loro dirigenti che ci facevano molte domande su di lui. Fino a che una delegazione del Newell’s andò in Italia per chiudere ogni dettaglio”.

La sua infanzia non è stata facile. Questo lo ha formato?

“Sì, aveva una grande determinazione ed un gran carattere per far fronte ad ogni situazione, anche le più difficili. E questo poi si vede in campo. Mi rende orgoglioso vederlo oggi scendere in campo con una maglia prestigiosa come quella della Juve, nel derby”.

Che ricordo ha di quel ragazzino?

“Enzo arrivò abbastanza giovane nella nostra cantera, che è una delle più importanti del mondo. Scaloni e Messi, premiati l’altro giorno come miglior allenatore e miglior giocatore del mondo, arrivano da qui. C’è una lista interminabile di giocatori che sono partiti da qui per poi scrivere la storia del calcio. Non ho dubbi che Enzo, anche se a volte per lui è stata dura, crescerà molto e farà strada”.

Davanti Enzo ha nomi importanti come Pogba e Paredes. Potrebbe essere meglio per lui valutare un prestito per il futuro?

“La Juventus ha sempre avuto nelle sue squadre grandi giocatori. Paredes è un campione del mondo. Però credo che con il tempo Enzo troverà il suo spazio in mediana. E’ molto giovane ed ha un grande futuro davanti. Se non sarà così per i grandi nomi che ha Allegri a centrocampo, allora magari sì, potrà trovare spazio in altre squadre. Ma non ho dubbi che potrà farlo in bianconero”.

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