Contro l’Atalanta torna il Napoli versione scudetto

Il Napoli torna a splendere dopo lo scivolone della scorsa settimana contro la Lazio, al cospetto della capolista si è presentata l’Atalanta. Una sfida sulla carta ricca di insidie si è dimostrata sul rettangolo verde senza storia a favore degli uomini di Spalletti, che ottengono a mani basse tre punti. Il triplice fischio è arrivato sul 2-0.

La partita: Atalanta mai pericolosa, ma difesa altissima

Al Maradona in scena un attesissimo Napoli-Atalanta, per i partenopei una ghiotta occasione dopo il passo falso dell’Inter per scappare a +18. La Dea invece non può più sbagliare (1 punto nelle ultime 3) se vuole tenere vive le speranze per una qualificazione in Champions League.

Qualche sorpresa nelle due formazioni. Atalanta senza Lookman che parte dalla panchina, e con il tandem di “peso” Hojlund-Zapata lì davanti con Pasalic alle spalle.  Napoli invece con Gollini (per lui esordio stagionale in campionato) che sostituisce Meret, il quale ha accusato un piccolo problema nel riscaldamento.

La prima occasione è per i padroni di casa al 6’, Politano dopo uno scambio al limite dell’area con Zielinsky calcia in porta ma Musso è attento sul suo palo ed allunga in angolo la sfera. Squadre che si studiano nei primi 25 minuti, è il Napoli che fa la partita, ma di fatto una sola occasione a referto per gli azzurri e risultato ancora bloccato sullo 0-0.  Al 41esimo occasionissima Napoli, un flipper in area favorisce Politano che dall’altezza del dischetto del rigore incrocia con il mancino, ancora bravo Musso a respingere. Tegola Atalanta a 2’ dal termine della prima frazione, Djimsiti costretto ad abbandonare il campo anzitempo per un problema muscolare. Al suo posto dentro Demiral. Dopo 3 minuti di recupero l’arbitro manda le squadre negli spogliatoi. Partita molto intensa ma con poche occasioni da una parte e dall’altra, prudenti gli azzurri ma con in mano il pallino del gioco, attentissimi i nerazzurri dietro che si affidano alla fisicità di Zapata e Hojlund per provare a ripartire in contropiede.

Nella ripresa viene fuori il vero Napoli

Si riparte e il ritmo in campo si alza visibilmente. Ancora Napoli sull’asse Politano-Osimhen, ma neanche stavolta il Nigeriano trova lo specchio della porta e il suo colpo di testa termina largo. Dopo tante occasioni, arriva il gol per i partenopei, super slalom di Kvaratskhelia in aria di rigore, che dopo aver messo a sedere tutta la difesa, scaraventa in rete un tiro imprendibile per Musso. Napoli dunque avanti 1-0 al 60’.

Il primo tiro in porta per i nerazzurri arriva soltanto al 73’, con Muriel che da posizione defilata prova ad impensierire Gollini che però copre bene il primo palo e devia in angolo.

Rahmani fa 2-0! Al minuto 79’ sugli sviluppi di un corner regalato da Scalvini, il numero 13 stacca più in alto di tutti e insacca il pallone in rete. Musso non sembrerebbe essere totalmente esente da colpe. L’Atalanta prova comunque a crederci, stavolta è Ruggeri che cerca la via del gol con un gran tiro dopo un’ottima sponda di Zapata, ma Gollini respinge con i pugni ed evita il possibile 2-1.

Contro l’Atalanta un Napoli autoritario

Game over al Maradona, Napoli batte Atalanta 2-0. È un Napoli in versione scudetto quello visto oggi contro una Dea che colleziona la terza sconfitta nelle ultime 4 in campionato. La squadra di Luciano Spalletti domina in lungo e in largo dal primo all’ultimo minuto, giocando una partita perfetta sotto tutto i punti di vista. La decidono una super rete di Kvaratskhelia e il gol di Rahmani , entrambi nel secondo tempo. Gli azzurri che scappano via a +18 dall’Inter (sconfitta 2-1 a La Spezia) e si avvicinano sempre più alla vittoria del campionato che in quel di Napoli manca dal 1990.

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