Derby d’Italia: tra Inter e Juve una sfida ad armi pari

Il grande fermento per l’Europa viene momentaneamente messo in stand-by, gli occhi sono puntati sulla Serie A che per questo weekend promette grandi spettacoli. Al cospetto di un’Inter dal rendimento altalenante a San Siro si presenterà domani sera alle 20.45 la Juventus reduce dal doppio successo tra campionato ed Europa League.

Voglia di riscatto per Inter e Juventus

Il Derby d’Italia non prevede pronostici, da sempre quella tra nerazzurri e bianconeri rappresenta una partita con una storia a se. Entrambe le compagini sono vogliose di riscatto, l’Inter tra le mura amiche avrà il compito di ribaltare il finale della gara d’andata allo Stadium terminata 2-0 per la squadra di Allegri, mentre la Vecchia Signora chiaramente è spinta dalla forte voglia di far bene e dimostrare, come ripete il tecnico, che si tratta di uno scontro diretto (tralasciando quindi i -15 punti di penalizzazione).

Una sfida ad armi pari di questo si tratta, perlomeno relativamente alle questioni di campo. Massimiliano Allegri invita a dare uno sguardo alla classifica considerando solo quanto ottenuto dai suoi uomini. La Juventus, in questo caso, sarebbe avanti. 53 punti ottenuti sul campo dai bianconeri, 50 invece quelli della squadra di Inzaghi. Il match di domani sera darà il via a un mese complicato e intensissimo per entrambe le squadre, questo di San Siro sarà tra l’altro solo il primo dei tre derby d’Italia programmati in poco più di un mese. Inter e Juventus si sfideranno infatti anche nel doppio confronto valevole per la semifinale di Coppa Italia.

Tanti indisponibili su entrambi i fronti

Gli incontri ravvicinati non fanno certamente ben sperare su entrambi i fronti, la situazione indisponibili già adesso non è limpida. Per la sfida di San Siro Inzaghi e Allegri dovranno essere capaci di reinventarsi.
In casa inter, infatti, crolla il reparto arretrato. La difesa è risicata, il tecnico dovrà fare a meno degli infortunati Bastoni e Gosens, a cui si aggiunge nuovamente Skriniar. Si deduce quindi che Inzaghi possa optare per Darmian a destra, dalla parte opposta Acerbi e De Vrij centrale dal 1’.
Da Torino al contrario, ad essere carente è l’attacco. Allegri lascia in dubbio la titolarità di Chiesa e Di Maria, indisponibili poi Milik, Alex Sandro e Pogba oltre Kean squalificato. Ancora da valutare le condizioni di Bonucci e Miretti.

Inzaghi: “Consideriamo la Juve una grande squadra”

Una sfida che oltre a essere essenziale per la stagione di entrambe le squadre da sempre cela un valore simbolico inestimabile, Inzaghi lo sa bene e ci tiene a far bella figura: “Sappiamo cosa rappresenta questa partita per la società e per i tifosi. Sarà una gara tra due squadre che stanno bene, che hanno raggiunto la qualificazione, sarà fatta di corsa e determinazione”. Poi continua e analizza l’avversaria: “ Consideriamo la Juve una grande squadra, è completa e fatta di tanti giocatori forti. Rispettiamo la Juve, l’abbiamo incontrata in tante finali e la incontreremo ancora in Coppa. La preparazione mentale sarà importantissima”. Ficus del tecnico sul reparto offensivo bianconero e in particolare su Di Maria: “Conosciamo tutti il tipo di giocatore, è campione del Mondo e del Sud America, un grande calciatore. Con Kean e Vlahovic hanno un grande potenziale, la Juve ha una rosa importante. In qualsiasi momento possono spostare le sorti della partita, dobbiamo stare attenti e lui sarà uno degli osservati speciali”.

Allegri: “E’ il derby d’Italia e sarà una gara affascinante”

In tarda mattina anche Allegri si è presentato davanti ai giornalisti per fare il punto sulla sfida di domani sera: “Dobbiamo fare una bella partita contro una squadra forte, sarà come sempre una gara meravigliosa davanti a 70mila spettatori, è il derby d’Italia e sarà una gara affascinante”. Continua poi facendo il punto su quanto fatto finora: “C’è una crescita importante della squadra. Dobbiamo migliorare nella gestione dei ritmi e della partita. Ora pensiamo all’Inter, poi dovremo recuperare energie e dopo la sosta potremo contare anche su Milik, Pogba e Bonucci e Chiesa stesso avrà più gamba. Ad aprile sarà importante averli tutti a disposizione soprattutto in attacco per fare turnover”.

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