La politica della Juventus appare sempre più orientata al futuro: dopo Fagioli e Miretti, i bianconeri sembrano voler ragionare in tema di mercato su profili sempre più adatti non solo al presente, ma anche potenzialmente destinati ad affermarsi nei prossimi anni. Fra i giovani in orbita della Vecchia Signora c'è Andrea Cambiaso, quest'anno in prestito al Bologna, il quale potrebbe rientrare alla base la prossima stagione, secondo i rumors.
Ai microfoni di SPORTITALIA è intervenuto Fabio Fossati, che Cambiaso lo ha avuto ai tempi dell'Albissola, il primo club (dove si trovava in prestito dal Genoa nella stagione 2017/18) a dargli spazio nella squadra dei grandi, a 17 anni.
Mister, come giudica fin qui la sua stagione al Bologna? Sono certo che non ha smesso di seguirlo da vicino…
"E' vero, seguirò sempre con grande attenzione, entusiasmo ed affetto il percorso di Andrea. Sta affrontando la stagione col Bologna davvero bene a mio parere, ho la sensazione che stia continuando a crescere. Thiago Motta è davvero bravo e da lui Andrea può apprendere molto, così come dai compagni più esperti".
Mi parla di quel ragazzo che ebbe il coraggio di fare un salto all'indietro di categoria, per avere minuti all'Albissola?
"Andrea ha grandi doti e la chiave dei suoi miglioramenti sta nella sua grande mentalità e applicazione continua ad avere quotidianamente nell'affrontare ogni sfida, senza mai mollare, anche nei momenti difficili. Non la dico come frase fatta, ma perché l'ho visto con i miei occhi".
Ci racconti.
"A 17 anni scese con me in serie D arrivando da un club come il Genoa. Arrivò con molta umiltà, non partiva in prima linea e da subito provò ad immergersi nel calcio degli adulti e dei punti "veri", continuando ad accelerare senza sosta per essere sempre competitivo, fino a riuscirci".
In passato ha parlato della sua duttilità. Dove lo vedrebbe bene in campo, oltre che nel ruolo di esterno?
"Confermo: lui è molto duttile ed intelligente, quindi non sarà mai un ostacolo la sua collocazione. Si sta affermando come esterno a tutta fascia, con ottime qualità in costruzione e rifinitura ed è migliorato molto sotto tanti aspetti".
Ci spieghi.
"Nella fase difensiva innanzitutto, poi nella postura e negli appoggi, nei duelli e nelle traiettorie. Con me giocò in diversi ruoli, tutti più offensivi e centrali: trequartista, interno e pure il mediano a 2. Se ne avrà la possibilità sono convinto che potrà dimostrare di essere importante anche in serie A in quei ruoli".
Consiglierebbe alla Juventus di riportarlo alla base il prossimo anno? È pronto?
"La Juve non ha bisogno di consigli: sicuramente sapranno scegliere il percorso migliore per Cambiaso. La mossa importante è stata individuare ed acquisire il giocatore, puntare su di lui, perché ci hanno visto bene".
A che livello può arrivare secondo lei? È da Nazionale, in prospettiva?
"Andrea ad oggi ha dimostrato di essere in costante crescita, pronto ad alzare asticella. Giocare con continuità in serie A è un segnale importante che credo verrà notato da tutti gli addetti ai lavori. Immagino che tra questi ci siano gli osservatori della Nazionale".