Sinner, l’arma segreta è stata ereditata: “Non è un caso”

La crescita di Jannik Sinner negli ultimi mesi è ormai esponenziale. In tanti sottolineano i suoi numeri ed i suoi ottimi colpi.

Il numero uno italiano Jannik Sinner è uno dei protagonisti di questi 2023. Il tennista altoatesino è partito alla grande in questa stagione e appare come uno dei principali outsider nel circuito. Il tennista altoatesino è considerato dagli addetti ai lavori come un talento di prospettiva mondiale, ma l’azzurro è reduce da un’annata infernale.

Jannik Sinner a Miami
Jannik Sinner in campo contro Ruusuvuori (Lapresse) – Sportitalia

I costanti problemi fisici hanno rallentato la sua ascesa, Jannik è calato e nel 2022 è stato sommerso di critiche, che, suo malgrado, capitano ai talenti del suo calibro. Il 2022 è stato l’anno dei cambiamenti, l’azzurro ha cambiato il suo storico staff sostituendo Riccardo Piatti con il giovane coach Simone Vagnozzi, affiancato dal super coach australiano Darren Cahill. Dopo mesi di lavoro finalmente Jannik sta vedendo i suoi frutti e in tanti hanno sottolineato il suo grande lavoro.

Sinner ha vinto il torneo di Montpellier, è caduto solo in finale a Rotterdam ed ha raggiunto semifinale sia ad Indian Wells che a Miami. Il tennista è stato il terzo atleta nella stagione a raggiungere quota 20 vittorie, con un rendimento da Top Ten. Proprio a Miami l’azzurro è tornato tra i primi 10 al mondo e, il suo entourage, si augura che la sua crescita, anche nel ranking, sia sempre più netta. Progressi al servizio e non solo con l’altoatesino che appare come un’atleta totalmente diverso rispetto al passato.

Sinner e il colpo che fa la differenza

Oltre alla crescita al servizio l’azzurro ha messo in mostra una varietà di colpi non indifferente e questa sta aiutando molto. Fabio Colangelo, coach e commentatore tv, ha parlato ai microfoni del Corriere dello Sport ed ha elogiato un colpo dell’azzurro, la sua palla corta. Ecco le sue parole nello specifico:

Jannik Sinner al servizio
Jannik Sinner e i propri colpi (Lapresse) – Sportitalia

“La palla corta che sta usando Jannik non è un caso. Simone Vagnozzi, il suo coach, era un re della palla corta ed era anche molto abile nelle variazioni. Ha fatto questo lavoro già in passato sia con Cecchinato che con Travaglia”. Colangelo ha poi elogiato un lavoro particolare fatto da Vagnozzi e sicuramente non era scontato: “Vagnozzi è riuscito a creare un rapporto di grande sinergia con Darren Cahill e non era affatto scontato. Il clima nel team è sereno, certamente i risultati aiutano”. Sinner intanto avanza e si prepara anche in vista della stagione sulla terra, una stagione che affronterà con un’arma in più.

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