La Fiorentina rischia tutto, poi vola in semifinale

Una serenità compromessa per qualche istante, il necessario per riportare la Fiorentina con i piedi per terra e farla tornare lucida. La qualificazione della Viola in semifinale di Conference League viene a dura prova dal Lech Poznan che tenta in tutti i modi di costringere i padroni di casa ai tempi supplementari. Ma la squadra di Italiano vuole il passaggio del turno e se lo va a prendere accorciando sui polacchi per 2-3. La Fiorentina dopo 8 anni dall’ultima volta tornerà a disputare una semifinale europea.

Tanta consapevolezza per la Fiorentina

Sette giorni in cui la consapevolezza degli uomini di Vincenzo Italiano è cresciuta ulteriormente, dopo i primi 90’ del doppio confronto contro il Lech Poznan al Franchi è la Fiorentina ad ospitare i polacchi. La Viola arriva alla sfida con un piede e mezzo in semifinale, grazie al pesante passivo della gara d’andata terminata 1-4 e affronta il match con la tranquillità che si è meritatamente guadagnata. Un periodo perfetto che difficilmente può essere intaccato, sono nove le vittorie consecutive ottenute in Conference League, un record assoluto per la giovane competizione. Ma la serenità è stata in parte intaccata per qualche minuto facendo rischiare tutto ai toscani.

La partita: la Fiorentina avanza, ma il Lech Poznan punge

La Fiorentina parte forte, ma la difesa del Lech Poznan regge il colpo e controbatte al 9’ sfruttando bene l’errore di Venuti che in area respinge sui piedi di Afonso Sousa che insacca in rete e porta i suoi in vantaggio. La Fiorentina prova a graffiare a più riprese, ma ogni tentativo risulta vano. Il nervosismo si fa spazio in campo e i cartellini gialli fioccano, ne vengono estratti 4 nel giro di poco più di 10’. Al 27’ i padroni di casa chiedono la doppia ammonizione per Czerwinski che commette fallo su Sottil, ma il direttore di gara lascia proseguire. I polacchi usano il fisico per ledere i Viola, al 28’ Nico Gonzalez viene atterrato in area. Il Var controlla ma non interviene, il Franchi intero protesta. Sul finale di primo tempo sono tre le occasioni Viola, prima con Jovic che non trasforma l’assist di Biraghi, ancora con Barak che di testa manda la sfera di poco fuori e infine con Bonaventura che fallisce a pochi metri dalla porta.

La ripresa: La Viola rischia tutto, poi torna a sognare

In avvio di ripresa la Fiorentina si mostra sin da subito propositiva in avanti, ma a nulla serve considerando la grande voglia di riscatto dei polacchi. A mezz’ora dal termine Terzic commette fallo su Skoras in area. Il tutto viene accertato dal un lungo check del Var che manda gli ospiti sul dischetto. Dagli undici metri non sbaglia Velde che sigla il raddoppio. Accade l’impensabile al Franchi, al 69’ inizia una nuova sfida perché il Lech Poznan trova il tris e annulla il vantaggio della gara d’andata. Un’azione perfettamente studiata che è partita dalla destra con Karlstrom che indirizza un cross teso su Sobiech che con immensa freddezza spiazza Terracciano. Italiano cambia le carte, inserisce Cabral e Castrovilli per Jovic e Bonaventura. La Fiorentina torna lucida, deve per forza di cose resettare quanto fatto finora per agguantare il posto in semifinale. Al 78’ è Sottil a far rifiatare i padroni casa con un gol di prima intenzione che vale oro. Al 92′ Castrovilli da ufficialmente il via ai festeggiamenti con la rete del definitivo 2-3 (6-4) che spedisce la Viola in semifinale di Conference League.

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