Il primo atto del derby è dell’Inter, Milan annichilito

Testa, cuore, grinta e determinazione non manca nulla a un’Inter che non ha conosciuto ostacoli nei primi 90′ del doppio confronto contro il Milan, l’Euroderby che vale il pass per la finale di Istanbul il prossimo 10 giugno. Sono bastati 8′ a indirizzare sulla via nerazzurra una sfida tesisissima: prima Dzeko e immediatamente dopo Mkhitaryan. Termina con un 0-2 perentorio che non lascia spazio a valutazioni dubbie su Inzaghi; Pioli dalla sua paga a carissimo prezzo la mancanza di Leao. Restano 90 infiniti minuti ancora da disputare e l’appuntamento non può che essere in un San Siro a colori invertiti, martedì 16 maggio alle 21:00.

E’ qui il centro del mondo

Milano è il centro del mondo per una sera, i riflettori sono tutti puntati sulla Scala del Calcio. Basta un dato per certificarlo, gli appassionati di questo sport arrivano da 124 paesi differenti per assistere alla sfida che di diritto entra nella storia del calcio italiano, internazionale e della Champions League. È Milan-Inter e a San Siro sono 76 mila i cuori che battono all’unisono per uno spettacolo che incanterebbe anche i più scettici.

Milano, così come l’Italia intera scalpita, spettacolo a San Siro

Palla al centro, il mondo scalpita e Manzano ha il fischietto in bocca, è tutto pronto: inizia il derby della Madonnina in versione europea.

Il primo tocco è dei nerazzurri, ed è Calhanoglu a far girar palla, proprio lui che è stato in bilico fino a questa mattina, avendo poi la meglio su Brozovic. Dalla parte opposta, Pioli è costretto a salvaguardare Rafael Leao mandando in campo Saelemaekers, per il resto si affida al consueto undici titolare così come Inzaghi.

Nei giorni di grande fermento che hanno anticipato la sfida è stato complicato poter immaginare come questa partita potesse sul campo distinguersi da quelle di campionato. Eppure adesso sembra essere tutto chiarissimo, la tensione tipica di un derby di Milano è verosimilmente quadruplicata, in campo come sugli spalti dove per l’occasione i sostenitori rossoneri hanno messo in scena una coreografia che coinvolge i tre settori dello stadio a loro dedicati con il diavolo protagonista.

Primo tempo: Inter mai doma, Dzeko e Mkhitaryan puniscono il Milan

Chi si aspettava un inizio lento con un controllo palla basso sarà rimasto a dir poco sorpreso dai minuti iniziali infuocati con l’Inter unica protagonista. Fisico e tecnica, uniti a determinazione e cattiveria agonistica, sono l’asso nella manica di Edin Dzeko che dopo appena 8’ sblocca il risultato. L’azione parte da un corner, il centravanti bosniaco è marcato a uomo da Calabria ma di prima intenzione intercetta la sfera sorprende Maignan che nulla può. Respiro profondo, San Siro trema ancora appena 3’ più tardi con il raddoppio nerazzurro che annichilisce il Milan. Dimarco mette in mezzo rasoterra, Lautaro fa bene a scansare la sfera che termina tra i piedi di Mkhitaryan che beffa Tonali e si libera calciando un potente tiro imprendibile per Maignan.

Inzaghi quasi non ci crede e si porta le mani sul viso, Lukaku dalla panchina sorride, l’Inter sorprende per il cinismo di inizio gara. Ennesima dimostrazione dei nerazzurri superato il quart’ordine di gioco con Calhanoglu che centra il palo, e sfiora clamorosamente il tris.

Il Milan è totalmente messo in ombra, incombe anche la sfortuna sulla formazione di Pioli che perde anche Bennacer per problemi al ginocchio, al suo posto subentra Messias. I diavoli cercano la reazione, ma l’Inter appare irrefrenabile. Al 32’ il direttore di gara fischia un penalty dopo un presunto fallo in area di Kjaer su Lautaro, ma il Var revoca per contatto ininfluente. Dopo 4’ di recupero le squadre rientrano negli spogliatoi. La prima frazione di gara stupisce per l’aggressività determinante dell’Inter e la poca reattività di un Milan visibilmente condizionato dall’assenza del suo miglior uomo, Leao.

Secondo tempo: il Milan si sveglia ma non punge, Inter mai doma

Si riparte e il copione è apparentemente lo stesso del primo tempo, nessun cambio in avvio di ripresa per Pioli e Inzaghi. Al 53’ Maignan salva i suoi dal 3-0 dopo che Bastoni pesca in area Dzeko che si libera dalle marcature strette e sfida personalmente l’estremo difensore rossonero, bravo a parare con i piedi e mandare in angolo la sfera.

Il Milan torna lucido e tardivamente entra in partita . Al 63’ arriva la prima vera occasione su azione dei diavoli grazie al freschissimo Origi subentrato a Saelemaekers, serve Diaz che mette in mezzo per Tonali, il centrocampista calcia ma trova il palo esterno grazie alla deviazione di Bastoni. L’Inter si contrae mentre la squadra di Pioli ritrova fiducia e prova ad accorciare le distanze. Si risegnano le squadre in campo a 20’ dal termine con i cambi che interessano entrambe le compagini. L’Inter non ne vuole proprio sapere di abbassare il ritmo vertiginoso tenuto fino ad adesso. Anche Darmian cerca lo specchio della porta al 74’ ma è Thiaw a murare e non impensierire Maignan.

Dopo 98’ complessivi di gioco arriva il triplice fischio. Il primo atto dell’Euroderby se lo aggiudica prepotentemente l’Inter con una prestazione priva di sbavature che annienta un Milan in difficoltà nell’arginare il pressing nerazzurro.

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