L’addio di Maldini e Massara cambia le strategia del Milan

Ribaltone consumato, il Milan si rimette in pista dopo l’addio di Massara e Maldini. Il club rossonero ha promosso il capo dello scouting Geoffrey Moncada al ruolo di diesse. Un cambio di uomini che modificherà profondamente le strategie di mercato rossonere. Il dirigente francese ha grande fiuto per i giovani talenti, che spesso hanno un prezzo di cartellino molto basso.

MALDINI E MASSARA VOLEVANO UN ALTRO MILAN

I due dirigenti che sotto la guida di Elliott e grazie alle loro strategie avevano portato il Milan allo scudetto, avrebbero voluto proseguire nella crescita del Milan aumentano il volume degli investimenti. Maldini aveva intenzione di ingaggiare giocatori di livello, anche anagraficamente “esperti” nel tentativo di tenere i rossoneri competitivi ad alto livello. Una strategia non gradita alla nuova proprietà che vorrebbe acquisti più sostenibili e futuribili per autofinanziare il mercato. In quest’ottica l’aquisto di Kamada verrà portato comunque avanti, e sarà il principale sostituto di Brahim Diaz, pronto a tornare al Real Madrid.

NUOVA STRATEGIA

Ora Moncada lavorerà probabilmente su profili giovani e più low cost, aprendosi alla possibilità di acquistare sempre più giocatori dall’estero. Il “rischio” per il Milan potrebbe essere presto quello di rinunciare ad alcuni dei suoi assi in nome della sostenibilità economica. La strategia è quella di acquisire i giocatore a sempre più basso costo per farli poi sviluppare a Milano e rivenderli a grandi cifre. Purissimo player trading, di cui Billy Beane, consulente di Gerry Cardinale è il maestro nell’MLB. Ecco perché ora si sta cercando anche Marcus Thuram, come centravanti a parametro zero. Una scelta di indirizzo tecnico ed economico evidente già nella immediata rinuncia alla trattativa per Marko Arnautovic.

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