Fra Giuntoli e Italiano: ha perso Spalletti, ma il padrone del mercato resta De Laurentiis

Anche se ha perso Spalletti, Aurelio De Laurentiis rimane padrone di questa prima fase di mercato. IL presidente dei campioni d'Italia  ha portato a 40 la lista dei possibili allenatori del Napoli, blocca Giuntoli e, dopo l'amaro esito della finale di Praga, blandisce Italiano e tiene in ambasce la Fiorentina che teme di perdere il suo allenatore Le dichiarazioni rilasciate ieri da ADL sono state eloquenti. Su Giuntoli e la Juve: ""Giuntoli ha un contratto con noi fino al 2024, non vedo il motivo della domanda. Non siamo qui per parlare del direttore sportivo e neanche dell'allenatore, anche se rispondo per rispetto. E poi la figura di un ds non è centrale rispetto a domande sulla prossima stagione che non si basa su un direttore sportivo". Se questo non voleva essere un complimento all'uomo che in otto anni ha costruito il Napoli scudetto, ADL c'è riuscito benissimo. Chiarissimo il messaggio subliminale alla Juve: "Volete Giuntoli? Chiamatemi e ne discutiamo". NOn è un caso che, nel frattempo, Manna sia stato promosso dalla Next Gen alla prima squadra, aspettando sviluppi da Napoli.

 

E poi c'è Italiano: "È un bravissimo allenatore, ma è impegnato con la Fiorentina. Non è corretto andare a rompere gli equilibri in un club di amici, che la pensano come me, che fanno le battaglie con me. Poi, se Italiano dovesse decidere lui di rompere gli equilibri con il suo club, a quel punto potrei anche prenderlo in considerazione. Nella mia lista di 40 nomi, non l'ho messo perché sapendo che ha un contratto… Fra l'altro, pensavo che questo fosse il suo ultimo anno, invece, ho scoperto che ha un altro anno di contratto. Ora dovrò scoprire chi può sedersi al tavolo. Anche perché non ho nessuna intenzione di pagare penali, visto che venire a Napoli non è un obbligo". Ricapitolando: Giuntoli, per ora non si muove; Italiano è un bravissimo allenatore e, per questo, al Napoli piace tanto. Ogni giorno che passa, De Laurentiis è sempre più al centro della scena. E non soltanto per lo straordinario scudetto che ha vinto.

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