Biasin: “Inter, non calare ancora le braghe!”

Nel suo consueto editoriale del martedì per Sportitalia.com Fabrizio Biasin fa una approfondita panoramica sul discorso legato al mercato italiano in relazione con le mostruose offerte provenienti dall’Arabia Saudita e non solo.

Beati voi che leggete dalla spiaggia. O dalla montagna. O da qualunque posto non sia “lavoro”. Se invece siete lì, al lavoro, non fatevi beccare mentre leggete che si incazzano.

C’è stata la fumata nera per i diritti tv, chi l’avrebbe mai detto. Eppure “abbiamo tre squadre nelle finali delle coppe europee, siamo bellissimi”. Sì, stafava. La verità è che l’equazione “buoni risultati = buon prodotto” esiste solo nella mente di chi non ha compreso tutti i nostri problemi e, il dramma, è che l’equazione proliferava nella mente di chi il calcio lo gestisce, pensa te.

Inutile star lì a far l’elenco delle cose che mancano, ormai vien la nausea a ripeterle, piuttosto vediamo di spalancare le porte ai fondi, quelli che abbiamo cacciato qualche anno fa perché “facciamo da soli” e invece da soli non riusciamo neppure a trasformare le assemblee condominiali della Lega Calcio in qualcosa che sia minimamente sistemico.

E la paternale, l’abbiamo fatta.

Cose di pallone. Di mercato, pardon.

Alla fine Brozovic ha salutato, ha scelto il grano dei sauditi e buon per lui che baratta la carriera per la serenità economica eterna. Son scelte, in fondo non è mica facile dire no a cento cocuzze. Dopodiché resta lo “spreco di calcio”, quello di un 30enne in piena salute che va a giocare in un non-campionato, con tutto il rispetto.

Qualcuno dice “l’Inter l’ha regalato” e in effetti 18 milioni non sono granché, soprattutto se ti sei dovuto arrendere all’offerta al ribasso dei sauditi. Ma in certi casi tocca tapparsi il naso, soprattutto se l’incasso ti permetterà di portare avanti il tuo piano mercato.

L’Inter vuol chiudere più rapidamente possibile la questione Lukaku, ma sa che il pallino è nelle mani del Chelsea, legitimo proprietario del cartellino. Si proporrà un prestito con obbligo a, boh, 30 milioni, che sono pochi in proporzione all’antica spesa dei Blues, ma molti se il giovanotto manterrà la sua posizione (“o Inter o nulla”). Vedremo.

Quel che è certo è che resta in piedi l’opzione “cessione Onana”, non proprio una bella prospettiva se si pensa che un altro regista, quello del centrocampo, è appena partito. Ecco, se per il croato l’Inter ha scelto di rinunciare a qualche milioncino per accelerare l’incasso, in questo caso non può e non deve calare le braghe. Cinquanta milioni più bonus sono una cifra per cui sarebbe difficile dire di no, viceversa arrivederci Manchester United, ci si rivede. C’è chi parla di possibile offerta degli stessi sauditi dell’Al Nassr allo stesso Onana: ecco, in questo caso la signoria vostra è invitata a raddoppiare la richiesta, che diamine.

Perdere Onana sarebbe molto grave, non perché sia il portiere più forte dell’universo, ma perché si tratta del portiere-regista più capace che c’è. Nel calcio moderno, questa roba qui, è assai rara.

Ah, interessa assai anche Samardzic dell’Udinese. Qualcuno dice sia alternativo al carissimo Frattesi, altri complementare. Diciamo che vederli entrambi in nerazzurro sarebbe  più che sorprendente. Ultimissime: il giovane Bisseck sarà ufficialmente un difensore a disposizione di Inzaghi, mentre per Carlos Augusto (preferito dello stesso mister come alternativa capace di saltare l’uomo sugli esterni), tocca prima capire se si riuscirà a vendere Gosens. Insomma, c’è ancora parecchia roba da fare.

Altre facezie.

Gravina chiede la tolleranza zero su chi attacca gli arbitri. Ha ragione. Di rimando è doveroso chiedere la tolleranza zero sugli arbitri che rinnegano la tecnologia. Ce ne sono, speriamo di vederne sempre meno.

Tonali si è presentato al Newcastle. Dice “L’auspicio è che non sia un addio”. E vabbè, l’amarezza resta, ma è soprattutto quella dei tifosi che non si immaginavano un epilogo del genere. Il giocatore finisce nel campionato più bello del mondo e, quantomeno, non fa la fine di Brozovic (ricco ma in un calcio senza appeal), il Milan incassa bene e ora deve dimostrare di avere un piano preciso.

I rossoneri, per intenderci, sono tra i pochi che hanno davvero molti quattrini da investire e tra i pochissimi in Serie A a potersi permettere un mercato in leggero passivo. L’importante è non farsi prendere per il collo. Pulisic sarebbe certamente un bel colpo, ma i 25 milioni richiesti sono senza senso (opinione personale). L’impronunciabile Chukwueze, invece, sarebbe perfetto per la corsia di destra, ma anche in questo caso la richiesta (30 milioni) appare esagerata. Son tutti matti.

Ultimissima. Si dice che la Juve sia su Berardi. Io non so se sia vero, ma so che è ora che qualcuno se lo prenda. Cioè, questo signore qua è stra-pronto da anni e capacissimo di fare la differenza ad alto livello, il fatto che non ci sia la corsa per portarselo a casa resta un mistero senza senso (prego, sciur Carnevali).

“Smettila di dire cazzate”.

Ok, avete ragione. Ma tornerò!

Impostazioni privacy