Il paradosso del gol: il Milan è al bivio dell’estate, c’è una strada da percorrere. Inter, la gerarchia e le possibilità a sorpresa. Mou-Tiago, si rischiano scintille. Juve, la lunga tourneè di Giuntoli: trattative e tensioni. Turco, bravi tutti

La ricerca di gol accomuna, in una maniera o nell'altra tutte le big del nostro campionato. Chi quasi per caso si è accorto di avere una lacuna proprio in quella zona del campo, e chi per evoluzioni di mercato inattese si ritrova alla ricerca di un bottino di reti sufficiente per poter recitare un ruolo da protagonista nella prossima stagione, si sta rivolgendo in maniera quasi paradossale agli stessi indirizzi, ai medesimi interpreti, aumentando di conseguenza le spese da mettere in preventivo nonostante l'altra esigenza condivisa: quella di risparmiare il più possibile.

Chi certamente è alla ricerca di statistiche in grado di rappresentare un upgrade rispetto alla passata stagione è il Milan. I rossoneri sono però giunti al primo grande bivio della loro estate, visto che delle due prime scelte per la fascia e per il ruolo di centravanti, potranno percorrere soltanto una strada. Nonostante la spesa potenzialmente ingente e la rigidità del Villarreal nella richiesta di partenza, i meneghini continuano a tessere con grande fiducia la trama per Chukwueze: il nigeriano identificherebbe il perfetto gemello di Rafa Leao sull'altra corsia offensiva, garantendo alla manovra un mix di imprevedibile velocità e creatività che potrebbe esaltare la manovra di Stefano Pioli. Manna dal cielo per il centravanti, che però ha in Taremi la prima scelta assoluta da parte dell'universo rossonero. Il passaporto extra UE di entrambi non consente l'accoppiata ed allora è tempo di comprendere su quale dei due calciatori dirottare il sostanzioso investimento che sarebbe implicato nella trattativa.

Il tutto senza mollare di un centimetro la pista Musah per la ristrutturazione totale di una linea mediana che si presenterà ai nastri di partenza in maniera completamente rinnovata rispetto a quella delle due passate stagioni.

Chi ha il piede in diverse scarpe è invece l'Inter, alla ricerca dei tacchetti giusti da far incasellare nel reparto che verrà consegnato a Simone Inzaghi dopo le evoluzioni dirompenti del caso Lukaku. La prima scelta per distacco risponde al nome di Folarin Balogun: investimento illuminato e pressochè sicuro visti i responsi totalmente positivi dell'attività di scouting cui è stato accuratamente sottoposto. Il listino prezzi di chi è ricco e non ha bisogno di cedere, esattamente come l'Arsenal, è però davvero complicato da alleggerire. Ed allora si procede con la sfilata di alternative, che mettono peraltro i nerazzurri in contatto diretto con la Roma di Mourinho. Sono da leggere in tal senso gli incontri della settimana con l'entourage di Morata cui è stato ribadito l'apprezzamento per il centravanti ma anche la volontà di non raggiungere i 21 milioni di clausola richiesti dall'Atletico Madrid. Ed allora si apre il fronte Scamacca, caratterizzato dalla preferenza di Tiago Pinto (mentre Mourinho preferirebbe lo spagnolo) ma anche da contatti freschi delle ultime ore che abbiamo avuto maniera di verificare e raccontare nel pomeriggio di ieri. Alternative di valore e con un senso anche dal punti di vista tecnico. Ferma restando la possibilità di una rivoluzione più profonda se si dovesse concretizzare la proposta saudita a Correa. Beto e Zapata sono profili da tenere comunque in considerazione.

Per il resto, al di là delle dinamiche legate alla porta, confermiano quando scritto ormai qualche settimana fa rispetto al gradimento assoluto e totale da parte della dirigenza interista nei confronti di Samardzic: un innesto che andrebbe a rappresentare un'opulenza assoluta e forse addirittura sospetta nel centrocampo nerazzurro. Situazione da tenere sotto controllo.

Infine la Juve, con una tourneè che si preannuncia totalmente operativa anche per Cristiano Giuntoli oltre che per Allegri e i suoi giocatori. Il viaggio in USA sarà l'occasione per aggiornare il file Kessie con il Barcellona: l'ivoriano ad oggi non vuole saperne di lasciare il Camp Nou dopo una sola stagione, ma dall'altra parte i blaugrana vedrebbero di buon occhio un suo commiato, specie se caratterizzato da un incasso in grado di rimpinguare le casse catalane. L'incastro che i bianconeri attendono comprende la cessione di Denis Zakaria, ma sotto questo punto di vista non mancano le difficoltà. L'entourage dello svizzero ha lasciato intendere di non essere a conoscenza di nessuna del “paio di offerte” alle quali Giuntoli si era riferito nella sua conferenza stampa di presentazione, e non sarà facile far tornare il sereno tra le parti in causa.

Infine un plauso all'operazione Turco, portata a termine dalla MVP United in maniera perfetta sia per chi vende che per chi acquista. La Juventus incassa una cifra ragguardevole per un talento formato in casa, e mantiene una percentuale del 20% sulla rivendita. Una garanzia, visto che l'altra parte del deal è rappresentata dal Red Bull Salisburgo: guardare le cifre realizzate dagli austriaci nelle loro operazioni in uscita più rilevanti per credere.

 

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