Lazio, un altro tracollo a Lecce. La rabbia di Sarri: “Secondo tempo inaccettabile”

È un risveglio brusco e brutto quello della Lazio, nel day after della sconfitta subita in rimonta a Lecce. Una rimonta subita dopo il vantaggio segnato nel primo tempo dal solito Ciro Immobile. Per Sarri e la sua squadra un passo indietro difficile da capire, visto che nel finale del campionato scorso era cresciuta esponenzialmente nella gestione del vantaggio.

LAZIO IN CONTROLLO

La squadra biancoceleste nella prima frazione di gioco ha saputo tenere il controllo della gara, nonostante non sia ancora al top della forma. La giocata di Luis Alberto d’esterno ha illuminato l’azione, trovando la finalizzazione del numero 17 capitano della squadra di Sarri.
La squadra capitolina è stata in controllo per gran parte della prima frazione, costruendo solo potenziali azioni.

IL CROLLO

Sarri non ha lasciato dubbi. La prestazione complessiva dei suoi calciatori non lo ha soddisfatto. La performance biancoceleste non è piaciuta al tecnico, soprattutto per come la Lazio ha affrontato i suoi hanno giocato nella ripresa. Uno dei motivi secondo Sarri è stata la mancanza di sacrificio e coesione: “Abbiamo fatto una fase difensiva ridicola perché abbiamo smesso di muoverci da squadra – ha detto Sarri ai microfoni di DAZN – E se non ci muoviamo da squadra noi, per come giochiamo, andiamo in difficoltà. Soprattutto la difesa è stata di livello inaccettabile”.

Non le ha mandate a dire ai suoi giocatori Maurizio Sarri, consapevole che questi blackout in casa Lazio era diventati un lontano ricordo e invece si sono riproposti proprio al Via del Mare dove era già successo l’anno passato.

OCCASIONE RISCATTO ALL’OLIMPICO

Per la Lazio l’occasione del riscatto arriva immediatamente con una sfida casalinga abbordabile contro il Genoa. I rossoblù hanno cominciato male, concedendo 4 gol alla Fiorentina a Marassi. Una sfida per Sarri e i suoi per chiudere agosto con una vittoria prima di cominciare un trittico di trasferte difficilissime: Napoli, Juventus e Milan. Calendario in trasferta che secondo Sarri è assurdo e inaccettabile. Secondo i calcoli del tecnico della Lazio, statisticamente c’era solo lo “0.18%” di avere tre trasferte del genere in sequenza. Una polemica forse evitabile, dopo settimane un po’ agitate in casa Lazio a causa del mercato.

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