Deadline day: ecco cosa sta per succedere. L’Inter ha scelto, il Milan non si piega ai giochi di potere. Mendes, dalle promesse ai fatti: Barcellona caliente

Tempo di deadlineday. Il capodanno di Sportitalia scocca con la fine della campagna acquisti, portandosi dietro da una parte il sollievo di un tritacarne di tensioni che sta per concludersi, ma dall’altra soprattutto con l’innegabile nostalgia di chi sa che quell’adrenalina mancherà terribilmente nelle settimane a venire.

Prima di abbandonarsi ai sentimenti, fortunatamente, c’è ancora parecchio spazio per i colpi di scena che accompagneranno fino alla fatidica chiusura della porta e proseguiranno presumibilmente sino al termine delle altre sessioni che manterranno sempre uno stato d’allerta costante per le operazioni in uscita. intanto però, è bene concentrarsi su quanto potrà accadere da qui alle 20 di questa sera.

Milano come capitale fisica del calciomercato con i corridoi dello Sheraton protagonisti, ma capoluogo lombardo che sta pullulando di mail e di fax rivolti alle sedi rossonerazzurre per cercare di risolvere i dubbi di Inter e Milan generando soluzioni per Inzaghi e Pioli.

Ausilio e Marotta hanno la linea mediana come cuore delle discussioni, alla ricerca di un’opportunità da cogliere per consegnare al proprio tecnico una rosa in grado di ottemperare ad ogni possibile bisogno a stagione in corso. L’idea che assume rilevanza è quella che porta all’olandese Davy Klaassen dell’Ajax. Un tempo fu considerato l’erede designato dei grandi fuoriclasse forgiati da una delle Academy più prestigiose del globo, ora con l’Inter avrebbe l’opportunità di prendersi una rivincita globale nei confronti di un’Europa che al di fuori della sua patria lo aveva masticato e rispedito al mittente dopo una poco felice parentesi in Premier e Bundesliga. Duttilità, qualità e visione di gioco sono le caratteristiche che stanno convincendo i vice campioni d’Europa a cercare l’affondo. Con lui l’Inter aggiungerebbe un’alternativa dallo spessore tecnico assoluto per una linea di centrocampo che diventerebbe ancora più qualitativa di quanto già non sia allo stato attuale delle cose. Gli aspetti da far quadrare coinvolgono anche l’uscita quantomeno di Agoume, per il quale va reperita una destinazione gradita ed una proposta allettante che ancora non è pervenuta. La sensazione è che l’idea stia scaldando parecchio.

Non ci sono invece riscontri, perlomeno al momento nel quale stiamo scrivendo, rispetto a Donny Van de Beek: stessa nazionalità e stessa formazione calcistica, ma gli agenti del giocatore dello United non lo hanno mai offerto all’Inter. Se lo avesse fatto direttamente il suo club, prenderebbero in considerazione l’idea con entusiasmo, ma al momento non si registra alcun contatto diretto.

Dicevamo di una Milano frenetica, soprattutto perché il Milan è allo stesso modo dei cugini alla spasmodica ricerca di un’occasione. Cambia il reparto, poiché i rossoneri vorrebbero porre rimedio alla mancata chiusura dell’affare Taremi. Non ci uniamo al banchetto di nomi che sta caratterizzando la lecita cronaca di mercato a tinte rossonere, nella speranza di concentrarci quando sarà il momento sulla pista che Furlani e Moncada decideranno di provare a percorrere. Con la consapevolezza che, tanto per l’Inter quanto per il Milan, la possibilità di un nulla di fatto è da tenere in assoluta considerazione.

Una parola in più va spesa invece sul (mancato) affare Taremi. Come abbiamo cercato di spiegare nelle ultime ore, è noto a chiunque si occupi di mercato, che pensare anche solo di intavolare una trattativa importante con il Porto senza coinvolgere l’avvocato Pedro Pinho è pura utopia. E’ un passaggio che va messo in conto e che si può decidere di bypassare solo rinunciando all’affare, se non si accetta di scendere a compromessi economici. Bene ha fatto il Milan a non inarcare la schiena, nonostante i tentativi strenui di mediazione che hanno coinvolto Jorge Mendes cui i rossoneri già dai primi approcci di luglio avevano affidato il file in questione. 

Proprio il superagente portoghese sarà chiamato nelle prossime ore a far corrispondere con i fatti le promesse attraverso cui si è speso nelle settimane antecedenti. Soprattutto Barcellona sarà nel cuore delle negoziazioni, visto che lo stesso Mendes ha assicurato a Laporta di essere in grado di portare sulle Ramblas la sua coppia di assistiti di lusso Joao Cancelo e Joao Felix. Il terzino del Manchester City è un affare concluso, che solo necessita di liberare lo spazio salariale del FPF per essere ufficializzato. Per l’attaccante dell’Atletico Madrid le discussioni saranno più articolate, ma dalla Catalunya nella tarda serata di ieri si respirava una concreta ondata di ottimismo che dovrà essere suffragata dai fatti nelle ore a venire. Le operazioni in uscita (Ansu Fati su tutte) sembrano fatte apposta per far incasellare i pezzi del puzzle nella maniera stabilita da Deco.

Infine saranno le ore di Amrabat, pazzo dalla voglia di ottenere il Manchester United al punto da rifiutare ogni tipo di proposta che gli sia stata recapitata. E poi quelle dell’Atalanta, che potrebbe pensare a un colpo di coda in avanti per sopperire all’uscita di Duvan Zapata, senza dimenticare la Lazio, la Roma ed il Napoli. Assente giustificata dovrebbe invece essere la Juventus, troppo compromessa dai danni lasciati in eredità della passata gestione per poter pensare di partecipare da protagonista al gran ballo delle prossime ore. Perché si ballerà, e questo è garantito, per ogni squadra di ogni aspettativa di classifica e di innesto. La festa sta per iniziare, e noi ne sentiamo già maledettamente la mancanza.

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