Nel consueto editoriale del lunedì su Sportitalia.com, il Direttore di Sportitalia Michele Criscitiello ha analizzato tra i tanti argomenti trattati, anche il flop azzurro contro la Macedonia e la sessione di mercato delle due milanesi.
Se non riusciamo a battere mai la Macedonia significa che questo valiamo: zero! La Nazionale ha bisogno di una profonda rivoluzione e non di un cambio di commissario tecnico al 14 agosto perchè Mancini doveva andare ad aprire un conto corrente in Arabia Saudita. Mancini doveva andare a casa dopo Palermo e Gravina ha perso tempo prezioso per rifondare tutto. Adesso, in corsa, è dura cambiare squadra, gioco e mentalità. Spalletti è un maestro ma non ha la bacchetta magica in 7 giorni. Certo, già alcune convocazioni appaiono sensate e non folli come quelle del suo predecessore. Il nostro sistema è in profonda crisi e la colpa è di Gravina che da quando è arrivato non ha capito nulla del mondo FIGC. Dalle nazionali minori a quella femminile fino ad arrivare alla punta dell’iceberg che è la Nazionale maggiore. L’Italia è in crisi da anni. La vittoria dell’Europeo ci ha illuso ma il giorno dopo aver fatto le sfilate in piazza bisognava avere la forza di cambiare tutto. Chi capisce di calcio doveva sapere che quella era la vittoria del caso e non della programmazione.
Intanto a Bergamo la notte non dormono tranquilli. Quando l’addetto stampa dell’Atalanta, Lazzaroni, manda la rassegna stampa al mattino, i dipendenti hanno paura ad aprire la mail. Se parlano tutti gli ex della Dea, Gasperini lo porteranno al manicomio. Se parla Demiral cade lo stadio ancora in costruzione. Sta di fatto che queste dichiarazioni fanno capire il clima che c’è a Zingonia ma soprattutto confermano due cose: la prima è che ormai sembra abbastanza chiaro perché Gasperini, seppur maestro di calcio, non abbia mai sfondato tra le grandi. La seconda è che Percassi ha fatto una gran cavolata la scorsa estate a non liberarsi del suo allenatore in piena rivoluzione. Gasperini crede che sia lui il segreto del successo ma il vero artefice è Luca Percassi, con le sue genialate e le sue pecche. La squadra B, in serie C, è frutto di megalomania inutile. L’Atalanta non è il Barcellona e neanche la Juventus. Già la Juve ha una seconda squadra inutile figuriamoci se l’Atalanta abbia bisogno di fare la serie C per valorizzare i giovani. Deve fare una grande Primavera e stop. Se prendi Cortinovis, Mallamo, Varnier e tanti altri e gli fai fare la C secondo te li valorizzi o li ammazzi psicologicamente? Sicuramente la seconda. Va bene sognare di giocare in serie A con l’Atalanta ma questi ragazzi preferiscono fare la B (e le squadre le avevano) che la C in casa a Gorgonzola o sul famoso manto erboso di Caravaggio tra le praterie e vicino all’autostrada con i camion che passano. Se non hai strutture e non hai giocatori da valorizzare del 2002-2003 e 2004 il progetto è morto prima di nascere.
Finalmente inizia la settimana che ci porta al derby di Milano. Chi ha vinto il derby del mercato appena concluso? Io dico Milan. Non perché sia più forte, anzi, l’Inter è ancora avanti al Milan ma i rossoneri hanno dimostrato coraggio, competenza e grande qualità nel migliorare la rosa. L’Inter è forte grazie ai vecchi e ha portato giocatori utili in rosa come Cuadrado e Thuram. Ha, però, perso calciatori importanti e soprattutto ha fallito trattative che era convinta di aver chiuso. L’Inter è anora più forte del Milan? Si, il gap non lo riduci in 3 mesi, ma sta di fatto che il Milan ha intrapreso la strada del futuro mentre l’Inter ha programmato poco e pensato “solo” alle stella e al presente.