Juventus-Lecce 1-0: tre punti col minimo sforzo. Decide un gol di Milik

La Juventus vince in casa contro il Lecce 1-0, con un gol di Milik. I bianconeri spazzano via i fantasmi di Reggio Emilia, ma non completamente. I bianconeri giocano con tanto timore e paura di sbagliare, ma alla fine portano a casa tre punti fondamentali. Con 13 punti in 6 giornate, questo è di gran lunga il miglior inizio di stagione dell’Allegri bis.

Allegri sceglie di fare un piccolo turnover in vista della gara di domenica a Bergamo. Szczensy confermato in porta; in difesa c’è Rugani al posto di Gatti; a centrocampo Fagioli prende il posto di Miretti, sull’esterno sinistro Cambiaso torna titolare al posto di Kostic; davanti dentro Milik per Vlahovic.
Nel Lecce D’Aversa ne cambia 5 rispetto alla gara col Genoa: al centro della difesa torna dalla squalifica Baschirotto, sugli esterni Dorgu e Venuti giocano al posto di Gendrey e Gallo; a centrocampo, fuori Kaba e Rafia, ecco la qualità dei francesi Oudin e Blin.

PRIMO TEMPO A METÀ TRA JUVENTUS E LECCE

La Juventus parte forte e cerca di mettere sotto il Lecce. I bianconeri cercano soprattutto le fasce dove un ispirato McKennie e un buon Cambiaso. La squadra di Allegri ribalta velocemente l’azione, pur non andando mai a schiacciarsi e ripartire in contropiede. Il Lecce dal canto suo cerca di rallentare i ritmi con un buon possesso palla orchestrato da un buon Ramadani.
Al 27’ l’episodio che divide a metà il primo tempo. La Juve dialoga bene nello stretto sul settore sinistro, la giocata veloce libera Danilo in inserimento offensivo e il brasiliano imbuca immediatamente per Chiesa. Il numero 7, solo davanti a Falcone, incrocia in diagonale col sinistro e clamorosamente mette al lato.

Da quel momento la Juventus perde le distanza e la fame nella ricerca del gol diventa nervosismo e così il Lecce ne approfitta. I salentini tengono bene il controllo del pallone, ma non si rendono mai realmente pericolosi, tanto che chiudono la prima frazione con 0 tiri verso la porta bianconera. Al 46’, dopo un minuto di recupero Giua fischia la fine del primo tempo e l’Allianz Stadium ricopre di fischi i bianconeri.

IL RITMO DELLA PAURA

Il secondo tempo si apre nel segno di una Juventus pasticciona, e col Lecce ancora padrone del possesso. Ci vogliono diversi minuti perché la Vecchia Signora riordini le idee. Al minuto 57, la Juve conquista un angolo molto contestato dai pugliesi. Sugli sviluppi, i giallorossi allontanano ma Fagioli raccoglie rilancia, la palla torna in area dove Milik spalle alla porta appoggia per McKennie che crossa. Sul palo opposto, Rabiot fa la torre e il polacco insacca. Dopo il controllo VAR per possibile fuorigioco del centravanti ex Napoli, è tutto buono. 1-0 Juve.

La Juventus prende più coraggio, ma gioca con i fantasmi del gol subito sul 2-2 sabato sera e appare impaurita; il Lecce, invece, prova a proporsi con il solito possesso a spegnere il ritmo della gara e improvvise verticalizzazioni. Di fatto, a parte qualche potenziale situazione per il 2-0 succede poco altro dal punto di vista delle azioni. Si segnalano invece ulteriori polemiche nel recupero. Perché Giua sanziona una caduta in area di Kaba con un giallo, il secondo per il centrocampista subentrato che lascia il Lecce in 10 per gli ultimi 3 minuti di gara.

CHE COSA RIMANE DI JUVENTUS-LECCE?

Alla Juventus rimangono 3 punti che la issano al secondo posto provvisorio, mentre il Lecce, fermo a quota 11, è consapevole della propria forza. Anche a Torino ha meritato di stare in partita per oltre 90 minuti.  E, pur non rendendosi mai pericoloso, conferma ancora di poter giocare grandi partite anche contro grandi squadre.

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