Inzaghi e l’arma segreta… a riposo!

Nel mezzo dell’ansia da informazioni che sta caratterizzando la sosta di Simone Inzaghi dal momento in cui ha ricevuto la notizia del forfait di Alessandro Bastoni, c’è un giocatore, forse quello più importante per lo scacchiere tattico dei nerazzurri, che ha potuto usufruire di un periodo di stop propedeutico al recupero di uno stato di forma rivolto ai massimi livelli.
Si tratta di Hakan Calhanoglu, che ormai diversi giorni fa ha lasciato il ritiro della Turchia per una lieve sindrome influenzale, peraltro già risolta, e che ha approfittato dei giorni successivi per godersi la gioia familiare della nascita della propria figlia.
Un pieno di energia positiva che Inzaghi conta di far convogliare nella preparazione al Derby d’Italia per quello che rappresenta a tutti gli effetti uno dei suoi insostituibili. Il ruolo di Calhanoglu contro un avversario presumibilmente arcigno e con un blocco difensivo basso come quello bianconero, assume una rilevanza strategica di capitale importanza dal punto di vista della costruzione del gioco, ma anche da quello delle conclusioni dalla distanza. Esattamente come accaduto a San Siro contro la Roma, quando una conclusione del turco aveva rischiato di sbloccare la partita da quei binari di equilibrio di risultato che si sono mantenuti invariati sino alla zampata di Marcus Thuram. Insomma un’arma letale ben raccontata dalla mole di gioco che passa per i piedi del metronomo nerazzurro, ma che potrebbe riservare sorprese anche con altri fondamentali che caratterizzano il bagaglio tecnico del turco.

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