Morte improvvisa, lutto nello sport italiano: tifosi affranti

Ancora un lutto nello sport italiano: i tifosi, affranti e increduli, non riescono a darsi pace. Ecco di chi si tratta

Una morte improvvisa, fulminante come un dribbling o una finta sul ring, l’ha strappata all’affetto dei suoi cari e dei tifosi che devono affrontare ed elaborare un altro doloroso lutto.

Morte improvvisa nello sport italiano
Morte improvvisa: tifosi affranti (Ansa)-sportitalia.it

Non c’è pace per il mondo dello sport che non si è ancora ripreso dalla scomparsa di un mito come Gigi Riva, tuttora con 35 gol in 42 match il miglior marcatore all time della Nazionale di calcio, che già un altro improvviso lutto lo sconvolge.

Anche in questo ultimo caso a lasciarci è una campionessa che a soli 37 anni è stata mandata al tappeto dalla scheletrica falciatrice vestita di nero.

Se ‘Rombo di tuono’ si è fermato a un passo dal titolo iridato – ko in finale contro il Brasile di Pelé a Mondiali di Messico ’70 – Miriam Francesca Vivarini, improvvisamente scomparsa a 37 anni, è stata campionessa mondiale e vice campionessa europea, nel 2014, oltre ad avere conquistato numerosi titoli italiani, di kickboxing.

Kickboxing, trovata morta in casa l’ex campionessa mondiale Miriam Francesca Vivarini

Laureata in psicologia e libera professionista, Miriam, che aveva perso il suo allenatore storico Maurizio D’Aloia, stroncato all’età di 42 anni da un’emorragia, dopo una pausa di qualche anno, meditando il ritorno sul ring, era tornata ad allenarsi con intensità con l’istruttore Massimo Diodati che la ricorda così: “Miriam era schiva, parlava con poche persone, ai suoi interlocutori si rivolgeva guardandoli con occhi indagatori, aveva un umorismo dark. Era molto sensibile al sociale, mi aveva manifestato il desiderio di aprire un corso per bambini, ma lei amava anche viaggiare e non poteva assicurare una presenza costante”.

Altro lutto nello sport: è morta Miriam Vivarini
Addio alla campionessa di kickboxing Miriam Francesca Vivarini (LaPresse)-sportitalia.it

Ma sono tanti i messaggi di cordoglio postati sui social network tra cui anche quello l’ex campionessa italiana, europea e del mondo Mimma Mandolini: “Miriam era tenace e determinata, lavorava con grande impegno. Era introversa e apparentemente insicura, ma sul ring si trasformava in una leonessa. Credo che per lei lo sport avesse una funzione essenziale perché la aiutava a superare le sue fragilità“.

Per onorare l’altruismo e l’attenzione al sociale di Miriam, i suoi genitori Dario e Norma e i suoi fratelli Sara e Davide, affranti e increduli per la repentina scomparsa della kickboxer, trovata senza vita nel suo appartamento, hanno deciso di devolvere le offerte raccolte durante i suoi funerali, officiati nella Cattedrale di San Cetteo, a Pescara, cui hanno partecipato tanti sportivi tra cui il vice presidente della Federkombat ed ex campione del mondo di kickboxing, Riccardo Bergamini, alla Lav e a Medici senza Frontiere.

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