Liti, veleno, polemiche: breve cronaca di un weekend vulcanico

È accaduto letteralmente di tutto tra ieri e venerdì: la 27esima giornata di Serie A si è aperta col botto… nel vero senso della parola. Lazio-Milan e un clima incandescente con il match gestito in maniera pessima dall’arbitro Di Bello, fermato in seguito un turno dall’AIA. Il direttore di gara non è riuscito a tenere in pugno il match: tre gli espulsi (eccessivo il rosso a Guendouzi) e vistose polemiche. La Lazio imbufalita per la gestione della gara, in modo particolare per il rosso (giusto) nei confronti di Luca Pellegrini, che al posto di spazzare il pallone fuori per assistere il compagno di squadra (Castellanos, ndr.) dopo un colpo subito da Bennacer, si è fatto soffiare il pallone da Pulisic in maniera ingenua.

In UdineseSalernitana, scoppia il caso Boulaye Dia: l’attaccante senegalese come raccontato da Fabio Liverani si è rifiutato di entrare per ben due volte. Secondo le ultime ricostruzioni l’ex Villarreal verrà messo fuori rosa da qui al termine della stagione. A stretto giro di posta, il presidente Iervolino incontrerà l’agente del calciatore per discuterne il futuro.

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MonzaRoma ha visto il dominio territoriale della squadra allenata da Daniele De Rossi. Due gol per tempo e blitz all’U-Power Stadium che certifica l’ottimo momento di forma dei giallorossi trascinati dalla Dy-Lu. Non è stato dello stesso avviso, il tecnico dei biancorossi, Raffaele Palladino, che a fine gara, ha espresso il suo malumore, per alcune decisioni del direttore di gara in occasione delle reti della Roma: “Oggi il rammarico è sugli errori arbitrali: il fallo su Colpani prima del gol della Roma era netto. Sul terzo gol non c’è la punizione, mentre sul quarto c’è un fallo su Pessina. Tre gol giallorossi viziati da falli”.

Chiusura con i fuochi d’artificio con la lite tra Juric e Italiano durante TorinoFiorentina: il tecnico del Torino, visibilmente contrariato per alcune decisioni arbitrali, ha rimediato un cartellino rosso estratto dall’arbitro Marchetti e, uscendo dal terreno di gioco ha inveito nei confronti del collega, anche lui ammonito in quel frangente. Poi in mixed zone l’ abbraccio davanti alle telecamere.

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