Tre capoliste in C: il potere logora… chi insegue

Capolista. La Serie C sta regalando come ogni anno grandi emozioni. A 5 giornate dalla fine della regular season della terza serie mancano ancora i verdetti ufficiali verso la cadetteria, ma ci siamo quasi. I discorsi sembrano infatti chiusi in ciascuno dei tre gironi. Partiamo ad analizzare il raggruppamento A, dove il Mantova di Possanzini fa la voce grossa da inizio stagione e vanta adesso un +12 sul Padova secondo, che ha perso a Vercelli. I virgiliani hanno espresso un calcio brillante incentrato sulla verticalità, sul dominio del possesso e il rapido recupero del pallone. Una costruzione intensa, marchio di fabbrica del calcio moderno.

Chi ha fatto il vuoto da capolista in Serie C nel girone B è i Cesena di Mimmo Toscano, che veleggia a 11 lunghezze di vantaggio dalla Torres. Brilla la stella di Christian Shpendi, che potrebbe spiccare il volo nella direzione di un top club di Serie A nei prossimi mesi. I bianconeri hanno allungato sui sardi dopo un inizio tutto sommato equilibrato. Giochi, ormai, praticamente definiti.

Nel gruppo C la Juve Stabia di Pagliuca sta tenendo con grande caparbietà, nonostante un momento magari non così brillante come a inizio stagione, i 9 punti di distacco dal Benevento e accarezza l’impresa ormai a un passo. Ebbene sì, di impresa si tratta perché le Vespe non erano così quotate nelle predizioni d’inizio stagione. E l’andamento consistente sta regalando un sogno a un’intera città. Con quel centrocampo colonia del Siena (Leone, Buglio e Meli), che Pagliuca si è portato appresso dalla Toscana. Ma la B sarà tutta un’altra musica…

Di certo il potere logora chi insegue (non chi lo detiene). Almeno questo è il fotogramma delle tre fuggitive. Capolista in Serie C: missione da portare in fondo.

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