Inter, sosta disturbante. Adesso serve lo sprint finale

Maledetta sosta. Dovrebbe essere questo il pensiero comune che sta aleggiando ormai da diversi giorni ad Appiano Gentile. Gli infortuni di Yann Sommer e Stefan de Vrij hanno dimostrato come la sosta, messa in questo periodo, non serve a nulla. Ovviamente parliamo di amichevoli, gare con poco senso quando ormai siamo arrivati al rush finale di stagione e ogni allenatore spera di avere la squadra al completo. Simone Inzaghi, oltre questi due piccoli acciacchi, può comunque restare tranquillo. Archiviata la delusione per l’eliminazione dalla Champions League, l’Inter ora dovrà rituffarsi sul campionato per archiviare in fretta la pratica scudetto.

Concentrazione alta

Una sosta che l’Inter dovrà assorbire sin dal prossimo impegno. La delusione di Madrid è stata pesante, ma chi è stato impegnato con le Nazionali ha dimostrato di aver digerito il colpo. Nicolò Barella, con la maglia dell’Italia, ha fatto intravedere cose buone con la rete del 2-0 all’Ecuador. La mentalità della società nerazzurra è cambiata da tempo e questo aiuterà sicuramente l’intero collettivo, soprattutto i più giovani che saranno sotto l’ala protetta dei senatori dello spogliatoio. L’Inter è stata dominante per larghi tratti della stagione e la seconda stella è sempre più vicina, la prima gara dopo la sosta è sempre complicata e per questo motivo bisognerà mantenere alta la concentrazione.

Inzaghi dovrà valutare le condizioni dei suoi, in vista del futuro più immediato. Il primo obiettivo resta archiviare la questione scudetto e cucirsi addosso la seconda stella. Poi bisognerà pensare a programmare il futuro, perché l’Inter in Champions ha commesso un passo falso ma la voglia di crescere e riprovarci non è di certo passata. Il primo step resta la seconda stella voluta da tempo e che ora sta arrivando, poi è tempo di continuare un percorso di crescita, percorso che Inzaghi ha iniziato e sta gestendo nel migliore dei modi.

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