Milan, ora Firenze. Ma la testa sorvola già Dublino

Soldati, meno di 60 giorni all’alba. Perchè il sole rossonero ha una geolocalizzazione perfetta. Aviva Stadium, 22 maggio. Ore 21.00. E’ lì a Dublino e solo lì che il Milan spera di arrivare. Tutto il resto sarà un fallimento. La campagna d’Europa parte con una lunga rincorsa fatta anche e soprattutto di gestione delle forze fisiche e nervose. Firenze allora sarà una prova generale in vista della Roma, per poi far riposare verosilmente tutti i titolari, la prossima settimana contro il Lecce a San Siro.

Se in attacco ormai c’è ben poco da testare, perchè i fantastici 4 sono intoccabili, specie avendo la possibilità di dosare gli sforzi di Giroud, discorsi diversi sia in difesa che a centrocampo. Davanti a Maignan infatti, Pioli dovrà capire presto come risolvere il problema della squalifica di Tomori nell’andata di Europa League. Intoccabile Gabbia, al momento Malick Thiaw è l’unico che può dare certezze fisiche, visto i continui acciacchi di Kjaer. Ma il tedesco quest’anno ha già denunciato più volte limiti di marcatura con una linea alta, vedi Thuram e Kean. Lukaku insomma potrebbe essere un brutto cliente. L’altro ballottaggio è quello in mezzo al campo: Adli, Reijnders, Bennacer si giocano due posti, mentre Musah parte a fari spenti dalla panchina. Le quotazioni dell’olandese sono in rialzo, anche grazie alla grande prova in Nazionale. Il testa a testa così sarebbe tra Adli e Bennacer. E a fare la differenza, proprio come per ThiawKjaer, alla fine potrebbe essere la tenuta fisica di Yacine, rispetto alla fragilità di Ismael.

Firenze, Lecce, Milano contro la Roma. Poi però c’è sempre Dublino nei sogni e nelle intenzioni di questo Milan.

Francesco Letizia

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