Zirkzee logora chi non ce l’ha: il Milan fa le cose per bene, ma Inter, Juventus e Napoli ci pensano

Ci sono tre talenti che attraversano prorompenti la Serie A: Kvaratskhelia, Thuram e Zirkzee.

Se Lautaro Martinez è il giocatore più forte a militare nel nostro campionato, quei tre invece sono veri talenti generazionali: capaci di essere diversi da tutti gli altri, capaci da soli di migliorare il gioco di tutti quelli intorno a loro, capaci con il loro lavoro di incidere profondamente sul gioco della squadra. Un livello a cui Leao sembrava fosse arrivato, prima di impigliarsi nella sua involuzione, e a cui apparteneva Chiesa, prima di inciampare in sfortune e allenatori.

Poi ovvio, nessuno vince da solo, a nessuna latitudine. E così Kvaratskhelia quest’anno sembra tornato nei ranghi, ma semplicemente non è assistito da una squadra attorno e deve fare tutto da solo, e anzi si ostina nel fare tutto da solo e si perde. Mentre Thuram ha trovato l’ambiente ideale per fare sbocciare appieno quelle caratteristiche che portavano Deschamps a scegliere lui per provare a rimontare in maniera disperata l’Argentina nella finale mondiale.

E poi c’è Zirkzee. Forse meno ubriacante di Kvaratskhelia, forse meno imprendibile di Thuram, ma in assoluto giocatore totale. Un numero 10 tout court, travolgente, illuminante, che nella sua maniera di giocare ricorda il primo Ibrahimovic al Milan, quello capace di smuovere da solo le difese e di mandare con il genio in gol i propri compagni. Per caratteristiche e prospettiva Zirkzee può essere il più dominante di tutti, e già quest’anno dopo Thuram è quello che lo è stato di più, surrogato dalla maestria tattica di Thiago Motta.

Il Milan che su moltissime politiche di mercato e societarie è criticabile, stavolta sta facendo le cose per bene. Ha scelto l’obiettivo e lo sta puntando dritto. Se davvero il Bayern farà l’enorme vaccata di non riscattarlo a 40 milioni, ecco che il Milan si sta già preparando all’attacco. Il Bologna lo valuta 60 milioni, il Milan vorrebbe dare una trentina di milioni più Saelemaekers. Il Bologna valuta il belga 15 milioni e quindi ne vuole 45 dal Milan, che non si vorrebbe avvicinare ma c’è tempo per convincersi.

Forse sul piano tattico rimangono i dubbi: perché va via Giroud che è un 9 e Zirkzee come gioco sembra quasi più sovrapporsi a Leao, non è certo un terminale come il francese. Ma è anche vero che i giocatori bravi una maniera per coesistere la trovano, e pur non essendo assortiti a dovere tuttavia potrebbero creare una miscela inebriante per i rossoneri e ubriacante per gli avversari.

Al punto che anche le concorrenti cominciano a chiedersi se forse stiano sottovalutando la situazione.

A ben vedere, Zirkzee non serve a nessuno, né al Milan che ha Leao, né all’Inter che ha Thuram, né alla Juventus che non saprebbe dove metterlo, né al Napoli che ha Kvaratskhelia. Al Milan e al Napoli servirebbe più il 9 post Giroud e Osimhen. Ma in verità come detto Zirkzee è così forte che dove lo metti sta, e anzi ti esalta anche gli altri.

L’Inter in principio pensa a Gudmunsson, ma il cash necessario non è così distante, e l’Inter si può giocare Fabbian come ulteriore moneta di scambio con il Bologna, che probabilmente porterebbe anche almeno un 5 milioni in più rispetto a Saelemaekers. Servirebbero comunque una quarantina di milioni, che l’Inter dovrebbe radunare eventualmente sacrificando Valentin Carboni e gli altri prestiti minori. E’ una valutazione che si sta effettuando, proprio in virtù del fatto che Zirkzee è un talento e un’occasione che potrebbe non passare più a breve. E forti del fatto che sottotraccia l’Inter in questo momento lavora meglio di tutti, vedi Thuram l’anno scorsa assicurato con un blitz finale di 48 ore dopo quello che sembrava un lungo palleggio tra Milan e PSG.

Ma c’è anche la Juventus, che sa che il futuro di Allegri è a breve termine, e tanto più se dovesse anche arrivare Thiago Motta. Che arrivi il rinnovo o meno, Chiesa non dà più quelle garanzie pre-infortunio, al netto di quanto poco Allegri lo faccia rendere. Sarebbe Zirkzee un giocatore che segna un nuovo corso dirigenziale, se non addirittura tecnico. Manca un po’ di cassa, ma a quel punto chissà che non si ottimizzi vendendo Chiesa prima della scadenza, o sennò con uno dei pezzi richiesti in difesa.

E infine il Napoli, con Osimhen promesso sposo a Parigi per una favolosa cifra di 115 milioni, poco meno della clausola, e dunque con denaro da reinvestire e necessità di farlo. De Laurentiis con quei soldi vorrebbe prenderne due e tenersi un gruzzoletto, Rimane sempre favorito David, ma in verità l’idea Zirkee c’è ed è considerata, anche se il Napoli sconta rispetto alle altre il subbuglio societario e l’incertezza in panchina.

Per questo il Milan in questo momento ha un doppio vantaggio su tutte: sia fattuale, per essere arrivata a un ulteriore stadio; sia congiunturale, visto che per un motivo o per un altro le tre rivali non si sono ancora mosse in quella direzione.

Di certo, c’è che chi prende Zirkzee fa un grosso balzo in avanti per lo scudetto 2025.

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