Niente Gasperini o Van Bommel: c’è solo Fonseca per il Milan. Cifre e annuncio. Pioli davanti Conte per il Napoli

Le frasi del post finale di Gasperini hanno fatto balenare da più parti che la donna bellissima da cui l’allenatore atalantino potesse essere tentato fosse il Milan. Niente di tutto ciò, Gasperini si riferiva al Napoli, e comunque già solo il fatto che vi si riferisse con tanta disinvoltura in un momento così delicato evidenzia come fosse solo una possibilità ma non presa in considerazione. A Gasperini fa gola potersi andare a giocare la Supercoppa Europea, e visto il clima di transizione ai vertici del campionato italiano da tre anni a questa parte, stuzzica l’idea dell’all-in con l’Atalanta il prossimo anno per giocarsi lo scudetto. E la proprietà Pagliuca non lo esclude a priori, fatto salvo che i soldi della cessione Koopmeiners (più probabile che no, e più probabile in Premier che da altre parti) sarebbero reinvestiti immediatamente come accaduto l’anno scorso con quelli per Hojlund, e questo al netto dei circa sessanta milioni incassati dall’Atalanta quest’anno con i vari premi.

Sistemato Gasperini, si può anche eliminare l’opzione Van Bommel: il Milan ha avuto un contatto con lui più di un mese fa, non è mai andato oltre il contatto iniziale, e non è vero che Ibrahimovic abbia spinto particolarmente per lui rispetto ad altri.

Perché per il Milan c’è solo Fonseca: l’accordo sarà definito nei prossimi giorni, l’offerta è un contratto di 3 anni a circa 3 milioni di € l’anno bonus esclusi, e il Milan lavora solo in quella direzione sin dal primo contatto.

Come ho sempre riportato su queste colonne da metà aprile, sin dai giorni dopo la sconfitta contro la Roma all’andata in Europa League, e perfino prima della sconfitta con l’Inter nel derby scudetto, Fonseca è l’unica opzione con cui il Milan sia andato oltre il primo contatto. Con nessun altro si sono approfonditi così tanto colloqui e progetti. Né Lopetegui né Thiago Motta né altro, né tantomeno Conte con cui si ebbe un contatto a gennaio e a mero scopo conoscitivo.

Se la dirigenza del Milan avrà avuto ragione o meno lo dirà il tempo. Certo ci sono dei fattori di rischio, ma c’è anche una spietatezza di fondo nel trattare il nome di Fonseca: i risultati dicono che è un buon allenatore, non una garanzia di successo (ma tranne Conte chi lo è?). Ma dovunque è stato è sempre stato all’altezza delle premesse: non fa miracoli ma fa il meglio possibile con ciò che ha a disposizione.

L’annuncio arriverà solo dal 3 giugno in poi. Ma tutti quelli che dovevano confrontarsi con Fonseca l’hanno già fatto. Compreso Cardinale per intenderci, che già da almeno 2 settimane si è incontrato anche personalmente con l’allenatore.

E’ vero che il casting del Milan è stato ampio, ma non così incerto come è descritto. E su Fonseca c’è stata l’unica idea determinata.

E Pioli? Rimane in pole position per il Napoli. Perché De Laurentiis ha ancora quasi paura di affondare il colpo per Conte, che potrebbe davvero dirgli di sì vista la mancanza di opzioni, ma a quel punto comporterebbe grandi responsabilità da parte della proprietà.

Del resto, se sai già che puoi avere Conte, che senso ha provarci anche con Gasperini? Perché quella è l’unica spiegazione…

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