ESCLUSIVA SI Copa America, gir. A: il Cile presentato da Pablo Contreras

Il Cile di Gareca si è imposto per 3 a 0 contro il Paraguay nell’ultimo test a sua disposizione prima dell’inizio della Copa America. Il CT Gareca ha diramato le convocazioni definitive: grandi assenti confermati sono i nomi di Gary Medel e Arturo Vidal, ma della vecchia guardia rimangono parte del gruppo Claudio Bravo, Mauricio Isla ed Alexis Sanchez su tutti. La Roja se la dovrà vedere contro, nell’ordine, Perù, Argentina e Canada, per poter accedere al turno successivo e per farlo potrà contare su una rosa rinnovata dal cambio generazionale in atto.

In esclusiva a SPORTITALIA è intervenuto l’ex giocatore della Roja, Pablo Contreras, per parlarci delle sue sensazioni a pochi giorni dall’esordio contro il Perù.

Che aspettative hai nei confronti del Cile per questa Copa América?

Le aspettative sono sempre le più alte, quando parliamo di giocatori di questa qualità. Ci sono giocatori nella rosa di Gareca che hanno la possibilità di chiudere il loro ciclo vincendo una nuova Copa America, con l’aiuto dei nuovi che crescono alle loro spalle“.

Le avversarie di livello non mancano soprattutto in questa edizione.

“Chiaramente c’è un livello molto alto e serrato in Sudamerica. Ci sono il Brasile, l’Argentina, questo va tenuto in considerazione quando si parla delle ambizione di vittoria”.

Quali sono le qualità più importanti del Cile per battere squadre oggi più forti come l’Argentina?

Difficile dirlo. Ne ha di qualità e di possibilità di vincere, per la qualità dei giocatori che ha, poi Gareca ha messo il suo in questa squadra per darle più chance”.

Cosa, in particolare?

“Il possesso palla che cerca, il mix di giovani talenti e giocatori esperti che ha creato, la pressione cerca di portare in avanti. Tutto ciò sarà fondamentale per provare a battere una squadra come l’Argentina. Ci sarà una grande sfida. Da amante del calcio e tifoso del Cile, spero che possa essere un bel torneo, che ci possa essere un grande spettacolo”.

Medel e Vidal non ci saranno, Bravo, Isla e Sánchez sì: è questa l’ultima occasione per questa generazione di campioni di vincere ancora con la Roja?

E’ molto probabile che per loro sia l’ultima Copa America. Sanno di avere alle loro spalle un popolo a loro eternamente grato. Mi considero così fortunato ad aver condiviso con loro lo spogliatoio e le avventure a Mondiali e Copa America. Spero che possano continuare il più a lungo possibile con la Seleccion”.

Sánchez ha vinto ancora in Italia: pur arrivando da una stagione in cui ha giocato poco, quanto è ancora importante per La Roja?

Alexis, da quando ha debuttato in Nazionale, si è sempre distinto fra tutti risultando determinante, poi con il tempo è cresciuto sempre di più in Europa accumulando esperienza. Oggi la sua è una voce che viene tanto rispettata all’interno dello spogliatoio. Chiaramente a tutti noi, esattamente come ha detto Gareca, ci sarebbe piaciuto che Alexis avesse trovato più spazio e minuti. Ma indipendentemente da questo, lui è un grande professionista, ha vinto un altro campionato. Se sta bene sappiamo cosa può fare”.

Quali sono secondo te i giovani talenti più interessanti in Cile?

Diego Valdes, Osorio, Clemente, Damian Pizarro del Colo Colo che andrà all’Udinese. Di talento ce n’è, vedi Brayan Cortés. Tutti questi talenti fanno sperare di rivedere presto il Cile alzare una nuova Copa America”.

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