Calcio

Venezia-Parma, le dichiarazioni degli allenatori

Dopo il match tra Venezia e Parma, vinto 1-2 dai ducali. Hanno parlato i due tecnici. Eusebio Di Francesco e Fabio Pecchia.

Venezia, le parole di Di Francesco

Gran gioco, ma gli altri vincono, come la canzone degli 883. La rammarica questo: Sì, non deve diventare un alibi, non c’è sfortuna, ci sono solo demeriti nostri. Creare così tanto e prendere 3 tiri in porta per poi perdere è un demerito. Abbiamo concesso più angoli al Parma nella fase iniziale, poi loro sono soprattutto ripartiti. Dovevamo essere più bravi ad aggirarli perché era difficile attaccarli centralmente. Dopo il gol non l’abbiamo gestita bene, così come dopo il secondo dovevamo capire che avevamo tempo per recuperare“.

Su Oristanio che cresce ancora: Oristanio è un giocatore di qualità, manca nella continuità nel fare quello che fa di buono, deve migliorare. Poi ho messo tanti attaccanti, ma non abbiamo fatto tanti tiri in porta nel finale. Ci manca la continuità nella partita nel saper riconoscere i momenti“.

Quanto la fa arrabbiare il gol preso in ripartenza: Si uniscono le cose: ci sono situazioni in cui non fai gol per un fallo tattico per esempio. E’ questione di malizia. Poi ci sono dentro tante cose nel gol subito, ma mi rammarica che nel primo tempo negli ultimi 20 minuti abbiamo creato tanto, ma con poca qualità nell’ultimo passaggio. C’erano i presupposti per fare gol, ma non è arrivato“.

Parma, le parole di Pecchia

Ecco le parole di Pecchia: Cosa la rende più contento dopo questa vittoria in rimonta: Un po’ tutto, soprattutto la vittoria che ci mancava, ma ci era sfuggita in altri casi anche quando lo meritavamo. Bene il ritorno di Benedyczak era una partita non semplice per lui dopo tanto tempo e sono contento per lui“.

Prima del fischio d’inizio l’aveva pensata così la partita: L’avevo pensata diversamente, dato che siamo andati sotto subito. Ora sto recuperando diversi giocatori, ma cambiamo sempre mantenendo le nostre idee ben salde“.

Una vittoria ‘sporca’, arrivata anche senza essere troppo belli sul campo: Giocare sempre in questo modo non si può, dobbiamo mantenere la nostra linea. Siamo stati premiati anche se la partita poteva avere un esito diverso“.

Come ha fatto a mantenere alto l’entusiasmo nonostante i risultati negativi delle scorse settimane: Chiedo all’ambiente di crearlo, perché conosco troppo bene questa squadra: ha bisogno dell’entusiasmo per esprimersi e fare bene. Certo, non ho raccontato barzellette, mi sono comportato nello stesso modo continuando sulle mie idee“.

Carlo Pozzoli

Carlo Pozzoli, nato a Genova il 23/02/1993. Da ottobre 2021 faccio il Telecronista presso Sportitalia. Sono diplomato come Ragioniere e mi sono poi laureato al D.A.M.S.

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