Quando si parla di Michael Schumacher, il pensiero corre veloce alle sue imprese in Ferrari, agli anni di dominio rosso che hanno riscritto la storia della Formula 1.
Cinque titoli consecutivi con la scuderia di Maranello, un regno lungo un lustro che ha fatto di Schumi una leggenda vivente. Numeri impressionanti, ma non solo: è il carisma, la fame, la perfezione tecnica a rendere immortale il suo percorso. Un modello che ha segnato un’epoca e che per anni è sembrato irraggiungibile. Ma il tempo passa, e certi traguardi cominciano a scricchiolare sotto i colpi di una nuova era. Max Verstappen, il pilota olandese della Red Bull, è l’erede designato, non solo sul piano generazionale ma anche su quello numerico.

In questa stagione, Max punta dritto al suo quinto titolo mondiale consecutivo, lo stesso filotto messo a segno da Schumacher in Ferrari tra il 2000 e il 2004. Un obiettivo alla portata, considerato il cammino attuale – non brillante ma convincente – della Red Bull e la maturità agonistica raggiunta dal suo numero uno. Ma non è l’unico primato nel mirino. Anzi, ce n’è un altro, più simbolico, che Verstappen è sul punto di superare: un record ottenuto proprio da Schumacher ai tempi della Ferrari.
Verstappen insidia Schumi: record annunciato
Mentre Max Verstappen continua la sua caccia al quinto titolo mondiale consecutivo, c’è un altro traguardo importante che potrebbe superare già al prossimo Gran Premio: quello dei podi con una sola scuderia. Con 115 podi ottenuti con la Red Bull, Verstappen è a solo uno dal raggiungere i 116 podi che Michael Schumacher ha conquistato ai tempi della Ferrari, tra il 1996 e il 2006. Una cifra simbolica, che testimonia non solo la longevità dell’olandese nel team anglo-austriaco, ma anche la sua costanza ai massimi livelli. Questo dato diventa ancora più significativo alla luce di una stagione 2025 che si sta rivelando più complicata del previsto. Verstappen è attualmente terzo nella classifica piloti, alle spalle del sorprendente leader Oscar Piastri (99 punti) e del suo compagno di squadra in McLaren, Lando Norris (89 punti). Max insegue a quota 87, con tre podi in quattro gare e una vittoria. A pesare è stato l’opaco sesto posto all’esordio in Bahrain, seguito da un secondo posto a Jeddah che ha almeno limitato i danni.

Ma i numeri non mentono: il dominio di Verstappen inizia a mostrare crepe, mentre la McLaren ha alzato il livello, tanto da occupare con merito le prime due posizioni della classifica piloti. La Red Bull, invece, è chiamata a inseguire anche nel campionato costruttori, dove attualmente è solo terza, dietro a McLaren e Mercedes. In questo contesto, il possibile – e quasi scontato – sorpasso a Schumacher per numero di podi con lo stesso team assume un sapore ancora più leggendario. Perché non arriva nel pieno di una stagione dominata, ma nel mezzo di una sfida nuova, feroce e apertissima. Verstappen ha sempre dimostrato di esaltarsi sotto pressione, e questa corsa alla storia – tra record e rivali agguerriti – potrebbe essere l’ennesimo banco di prova per un campione che, comunque vada, ha già lasciato un segno indelebile in Formula 1.