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Allarme Berrettini, non può nasconderlo: sta succedendo davvero

Matteo Berrettini ha ancora qualcosa da dire e le ultime uscite del 2025 sono state sicuramente ben più solide rispetto allo scorso anno.

Dopo un biennio tormentato dai guai fisici e da una discontinuità che lo ha tenuto lontano dai vertici, il tennista romano si presenta al Masters 1000 di Madrid con una forma mentale ritrovata e segnali concreti da parte del suo tennis. L’ultima buona notizia è arrivata da Montecarlo, dove ha superato Zverev in due set nei sedicesimi di finale, dimostrando di saper reggere l’urto anche contro avversari di livello e superficie ostica. Una vittoria che non solo ha riportato entusiasmo, ma ha anche rilanciato la sua corsa verso una posizione ATP più consona al suo talento: attualmente al numero 30 del ranking, The Hammer ha tutte le carte in regola per risalire.

Matteo Berrettini
Allarme Berrettini, non può nasconderlo: sta succedendo davvero – Sportitalia.it (screen Youtube)

A Madrid debutterà contro Marcos Giron, match tutt’altro che semplice, ma alla portata se il fisico regge. E proprio lì, sul piano muscolare e articolare, si gioca gran parte del presente e del futuro di Berrettini. Il tennis c’è, la testa pure, ma il corpo ha bisogno di risposte continue. Ogni torneo è una sfida dentro la sfida, ogni scalata un atto di fiducia nei confronti del proprio fisico, che negli anni ha cominciato a lanciare segnali chiari. Dopo lunghi periodi fuori dai giochi, ora la priorità non è solo competere, ma anche e soprattutto prevenire lunghi stop. Proprio per questo la preparazione del romano è cambiata radicalmente nell’ultimo periodo.

Masters Madrid, Berrettini avverte: “Il mio corpo è stanco”

Intervistato da La Gazzetta dello Sport, Matteo Berrettini ha parlato apertamente di ciò che ormai è diventato il suo primo avversario: il proprio corpo. Dopo i tanti infortuni agli addominali, adesso faccio tantissimo lavoro di prevenzione – ha spiegato. Non solo stretching e fisioterapia: dietro le sue giornate c’è un lavoro certosino di bilanciamento, correzione posturale e gestione della fatica.  Il tempo inizia a presentare il conto: “Da più di vent’anni faccio questo sport e quindi il mio corpo comincia a essere anche un pochino stanco”.

Matteo Berrettini
Masters Madrid, Berrettini avverte: “Il mio corpo è stanco” – Sportitalia.it (screen Youtube)

Le parole pesano ma nascondono anche un lato positivo, perché rivelano tutta la consapevolezza di chi sa di essere in una fase delicata della carriera. Anche il gesto tecnico più istintivo, come il servizio, è stato messo sotto osservazione: “Il gesto che mi dava più fastidio era proprio il servizio, quindi bisogna servire tanto, abituare il fisico a determinati sforzi”. La forza resta una base essenziale, ma da sola non basta, perché secondo il tennista romano – Il lavoro di prevenzione non è sufficiente, bisogna allenarsi tanto. È un equilibrio sottile che si bilancia tra carico e scarico, ma Berrettini oggi ha imparato a conoscersi meglio.

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