l nome di Anna Kalinskaya negli ultimi mesi è stato inevitabilmente accostato a quello di Jannik Sinner. Non solo per il gossip, ma anche per la costante attenzione che il mondo del tennis ha dedicato a quella che era sembrata una delle coppie più promettenti del circuito.
Eppure, da tempo, la storia tra i due si è chiusa, lasciando dietro di sé una serie di segnali inequivocabili. Un addio silenzioso, senza troppi clamori, ma evidente nei comportamenti, nei mancati gesti di supporto reciproco, nell’indifferenza mostrata nei momenti importanti. In questo contesto personale turbolento, Kalinskaya era approdata a Madrid cercando di ritrovare serenità e, soprattutto, fiducia nel proprio tennis. Il torneo sulla terra spagnola era iniziato positivamente per la moscovita: vittoria netta sulla francese Diane Perry, un buon segnale in una stagione sin qui complicata. Un sorriso dopo mesi di alti e bassi, che sembrava poter aprire uno spiraglio verso un cammino più solido nel WTA Tour.

La vittoria al primo turno, tuttavia, si è rivelata solo un’illusione passeggera. Già al secondo impegno, contro una rivale di rango superiore come Madison Keys, i vecchi limiti sono riemersi in tutta la loro evidenza. La Kalinskaya ha lottato, sì, ma non è riuscita a chiudere i momenti chiave, facendosi rimontare e crollando nei momenti decisivi. Un film purtroppo già visto in questo 2025, un anno che per lei continua ad avere il sapore amaro delle occasioni mancate.
Kalinskaya non ci sta: scaraventa a terra la racchetta
Il match contro Madison Keys, recente vincitrice degli Australian Open e numero 5 del mondo, si è rivelato una montagna troppo alta da scalare per Anna Kalinskaya. Dopo aver ceduto il primo set per 7-5, la russa aveva provato a reagire: avanti 3-0 nel secondo parziale, sembrava avere la gara in pugno. Ma proprio sul più bello è arrivato il blackout. Da 3-0, Anna ha subito il ritorno dell’americana che ha ribaltato tutto, portandosi fino al 5-3. La russa aveva avuto comunque l’occasione di riaprire il match, riuscendo a procurarsi tre set point sul 6-5, ma non li ha sfruttati. Nel tie-break finale, la tensione ha fatto il resto: Keys ha dilagato chiudendo 7-3, mentre la russa ha alzato bandiera bianca e ha dato sfogo a tutta la sua furia scaraventando la racchetta a terra.

Un’altra eliminazione precoce, un’altra chance fallita per rilanciare la propria carriera. Nel frattempo, il distacco da Jannik Sinner si è fatto sempre più tangibile. Nessun messaggio, nessuna dedica, nemmeno un like dopo la sua vittoria al primo turno. Il silenzio social del numero uno del mondo è stato più eloquente di mille parole. Per Kalinskaya, reduce anche da un riavvicinamento con l’ex fidanzato Tomas Ferrari avvistato a Miami, è ormai chiaro che il legame con Sinner appartiene al passato. A Madrid, come nella vita, Annina si ritrova costretta a ripartire.