Il tennis mondiale sta vivendo un momento di grande cambiamento. Con l’uscita di scena dei grandi dominatori dell’ultimo ventennio – Federer, Nadal, Djokovic – una nuova generazione si sta affacciando con forza.
In prima fila, a dettare il passo, c’è ovviamente Jannik Sinner. L’altoatesino, attuale numero uno del ranking ATP, è il simbolo di questo rinnovamento: giovane, determinato, tecnico e capace di portare il tennis italiano a vette che sembravano irraggiungibili. Dopo la squalifica di tre mesi concordata con la WADA, Sinner è pronto a tornare protagonista agli Internazionali d’Italia di Roma, dove sarà la prima testa di serie e il grande favorito del pubblico. Il suo primato nel ranking è destinato a durare almeno fino al Roland Garros, grazie anche ai problemi fisici e di performance dei suoi principali rivali, Alcaraz e Zverev, ma la concorrenza è sempre più agguerrita.

E tra i nuovi talenti che bussano alle porte del grande tennis c’è un nome che comincia a circolare con insistenza: Joao Fonseca. Il brasiliano, classe 2006, sta facendo parlare di sé per il talento esplosivo e la maturità precoce. Sinner dovrà guardarsi anche da lui, perché il futuro, per quanto radioso per l’azzurro, è tutt’altro che scontato. Fonseca rappresenta già oggi una delle possibili minacce per il dominio della nuova generazione.
Attenzione Jannik, Del Potro premia Fonseca
Tra i primi a sbilanciarsi su Joao Fonseca c’è un monumento del tennis sudamericano come Juan Martin Del Potro. L’ex campione degli US Open, oggi 36enne, ha parlato del giovane talento brasiliano in un’intervista concessa a Olympics. Le sue parole sono cariche di entusiasmo, ma anche di grande consapevolezza rispetto alle sfide che attendono Fonseca. È molto giovane, ha molto tempo per raggiungere le aspettative della gente. L’importante è che costruisca il suo percorso e la sua carriera al suo ritmo. Deve essere intelligente e prendersi cura del suo corpo e della sua mente per continuare a progredire – ha spiegato Del Potro, sottolineando come la gestione fisica ed emotiva sarà fondamentale per il futuro del ragazzo.

Del Potro, soprannominato “il Muro di Tandil”, vede in Fonseca anche alcune analogie con se stesso: “Il tennis di oggi è fatto di potenza e forza e con il suo servizio e il suo dritto diventerà uno dei migliori. La sua strategia è simile alla mia: usa molto il servizio e il dritto”. Nonostante le difficoltà, Del Potro crede fermamente nelle possibilità di Fonseca di arrivare ai vertici: “Raggiungere la top-10 è molto difficile, ma secondo me, può riuscirci”. Un attestato di stima importante da parte di una leggenda del tennis, che conosce bene il sacrificio e il talento necessari per emergere ai massimi livelli.