Un ricordo di Schumacher legato al nostro paese fa ancora breccia nei cuori di milioni di appassionati. Il racconto del “collega” italiano.
Il pensiero che molto probabilmente e se non per un piccolo miracolo della medicina non vedremo mai più dal vivo in un’apparizione ufficiale Michael Schumacher, semplicemente il pilota più forte di tutti i tempi, è davvero pesante per noi appassionati di motori. Certo non quanto lo è per i suoi cari: ma tra il campione ed i suoi fans in tutto il mondo, ispirati dalle sue gesta e magari incitati a prendere il volante per seguire i loro sogni proprio dalla sua figura, c’è un legame.

Stando così le cose, non abbiamo altro che dei bei ricordi a cui aggrapparci. E con il nostro paese, il campione ne ha moltissimi così come i suoi fans pensate soltanto ai cinque titoli portati a casa con Ferrari che fanno di Schumi – assieme ad “Iceman” Raikkonen – l’ultimo pilota ad aver condotto Ferrari al gradino più alto del podio in un mondiale, nonostante i coraggiosi tentativi di Felipe Massa e Charles Leclerc di emulare queste gesta.
In particolare, un pilota italiano tra i più famosi che abbiano mai corso in Formula Uno conserva un bel ricordo del campione che, a quanto pare, sarebbe andato a sfidarlo perché lo riteneva il migliore, in tempi non sospetti. Ecco la storia dimenticata da tanti fans che oggi, è nostro compito ricordare e riportare in auge per omaggiare i due grandi nomi del motorsport.
Trulli ricorda così il campione
Jarno Trulli è stato uno degli ultimi piloti italiani ad ottenere grandi risultati in Formula Uno: con 252 Gran Premi corsi il ragazzo prodigio di Pescara che ha dato buona prova di se in Minardi, Toyota e Jordan è sicuramente una persona che si è fatta le ossa nella massima serie di questo sport, pur se un sesto posto risulta il suo miglior piazzamento in un mondiale ufficiale.

Trulli ricorda con un aneddoto il campione tedesco in un’intervista con La Gazzetta dello sport uscita qualche tempo fa: “Era il più grande della Formula 1. Ho attraversato tutta l’epoca dei suoi trionfi con la Ferrari e forse anche per questo non mi è mai arrivata una chiamata da Maranello”, ricorda il pilota con una punta di rimorso per non aver mai avuto la sua grande chance con quella che forse, poteva essere l’unica scuderia con cui agguantare un titolo in quegli anni d’oro.
Jarno ricorda anche di aver “subito” una sfida non da poco da Schumi, quando era lui il campione in carica: “La prima volta che l’ho incontrato, ero campione del mondo di kart e lui iridato di F1, ma volle venire a un test con la Tony Kart a Lonato solo per sfidarmi, visto che il patron Roberto Robazzi gli aveva detto che ero il migliore”. Non sappiamo come finì quella sfida ovviamente ma immaginate l’emozione di sentirsi definire il vero campione da uno come Schumacher. Storie di altri tempi, di un periodo bellissimo della F1 che purtroppo non tornerà più.






