Home » Ciclismo » Il dramma del campione, rivelazioni shock: momento terribile

Il dramma del campione, rivelazioni shock: momento terribile

Un’icona dello sport, ha sconvolto tutti con una confessione durissima. Le rivelazioni shock stanno facendo il giro del mondo.

Ci sono storie che rompono il muro del silenzio con una potenza disarmante. Storie che arrivano all’improvviso e mettono a nudo tutto quello che, per anni, è rimasto nascosto sotto la superficie. Il mondo dello sport è pieno di leggende, ma anche di ferite mai guarite.

Dramma sportivo confessione
Il campione si confessa, nessuno immaginava questo dramma (sportitalia.it)

E quando a parlare è un campione vero, uno che ha scritto pagine memorabili nella storia della propria disciplina, l’impatto è ancora più forte. Alcune frasi pronunciate, o meglio scritte nero su bianco nella sua autobiografia in uscita, sono talmente crude da lasciare senza fiato. Perché dietro la gloria, dietro le medaglie, c’era il buio.

Il campione confessa il suo dramma con la droga

Troppo spesso ci si dimentica che raggiungere il vertice, mantenerlo e convivere con il peso di essere un simbolo nazionale non è solo un’impresa fisica. È una lotta mentale quotidiana. Lo stress, le aspettative, la pressione mediatica, il bisogno di non deludere nessuno – nemmeno sé stessi – possono diventare una gabbia. E per alcuni atleti, anche quelli apparentemente più forti, diventa insostenibile. Wiggins, primo britannico a vincere il Tour de France nel 2012, sei volte medagliato olimpico, era diventato un monumento. Un simbolo. Ma dentro, come lui stesso racconta, stava crollando.

Bradley Wiggins biografia da brividi
Bradley Wiggins dalla vittoria al Tour de France al dramma umano (Foto Instagram – sportitalia.it)

Nel libro The Chain, di cui il quotidiano The Observer ha già pubblicato alcuni passaggi, Bradley Wiggins si toglie ogni maschera. Scrive: “Ero un cocainomane e la gente non sa nemmeno quanto. Ero fatto per la maggior parte del tempo, per molti anni”. Parole che pesano come pietre, ma che – incredibilmente – liberano. Perché arrivano da chi ha toccato il cielo e poi, in silenzio, è sprofondato nell’inferno. Senza che nessuno se ne accorgesse davvero. Anzi, con tutti che continuavano a celebrarlo.

Non è la prima volta che un atleta rivela il lato oscuro del successo, ma nel caso di Wiggins c’è qualcosa di diverso. Forse perché il suo personaggio è sempre stato un mix di rigore britannico e carisma naturale, uno che sembrava immune al collasso. E invece no. Ha convissuto per anni con una dipendenza pesante, mentre fuori si parlava solo delle sue imprese. Non è facile immaginare quanto dolore ci sia dietro una vita del genere. Ma Wiggins, con coraggio, ha deciso di raccontarlo. Per sé, per chi vive situazioni simili, per spezzare quel silenzio che spesso distrugge più della sostanza stessa.

Senza ombra di dubbio, The Chain non sarà una lettura leggera. Però sarà necessaria. Perché mette al centro un tema scomodo e urgente: l’equilibrio mentale degli atleti. Wiggins ha vinto tutto, ma ha anche perso tanto. E ora prova a riprendersi raccontando la verità. La sua verità. Una che, volenti o nolenti, ci riguarda tutti.

Change privacy settings
×