Il Motomondiale perde un altro protagonista: salta Silverstone dopo un brutto infortunio alla clavicola. Da definire i tempi di recupero.
La stagione del Motomondiale continua a regalare colpi di scena, ma non sempre nel senso positivo del termine. Questa volta, le notizie che arrivano dai box sanno più di amarezza che di adrenalina.

Dopo Darryn Binder, infatti, anche Adrian Huertas è costretto a fermarsi, e la sua assenza al prossimo Gran Premio di Silverstone cambia inevitabilmente gli equilibri della Moto2. Una brutta caduta, arrivata in un momento chiave, che spezza il ritmo del giovane talento spagnolo proprio quando stava iniziando a prendere confidenza con la categoria.
La caduta a Le Mans e la frattura alla clavicola
Huertas, campione in carica della Supersport e rookie di questa stagione in Moto2, è stato vittima di un incidente durante i test post-GP di Francia. Nulla lasciava presagire un esito così pesante, ma l’impatto è stato violento e i primi esami hanno subito evidenziato una frattura scomposta della clavicola sinistra. Una diagnosi complicata, che ha richiesto un intervento chirurgico urgente affidato al dottor Xavier Mir, uno dei nomi più autorevoli nel trattamento degli infortuni dei piloti. E infatti è stato lo stesso Mir a spiegare l’entità del danno subito da Huertas: una frattura scomposta e comminuta, trattata attraverso una riduzione aperta con fissazione interna tramite una placca bloccata a compressione. Un’operazione delicata, ma necessaria per evitare ulteriori complicazioni.

Questo tipo di infortunio non solo impone uno stop forzato, ma lascia anche interrogativi sui tempi di recupero. Per ora, ciò che è certo è che il pilota non potrà essere in pista a Silverstone. E il team Italtrans ha già fatto sapere che non verrà schierato alcun sostituto. Una scelta che pesa, ma che evidenzia anche la volontà della squadra di rispettare i tempi dell’atleta, senza forzare decisioni che potrebbero compromettere il futuro. Meglio aspettare, meglio dare spazio alla guarigione, anche se ciò significa rinunciare a un weekend di gara in una delle tappe più tecniche e impegnative del calendario.
Huertas, dal canto suo, ha sempre dimostrato di avere testa oltre che talento. E anche questa volta non ha perso la lucidità. Sa bene che un infortunio fa parte del gioco, soprattutto in una stagione d’esordio dove tutto è nuovo e ogni errore può costare caro. Però l’obiettivo è chiaro: tornare il prima possibile, e tornare più forte di prima. Il Mondiale è lungo e ci sarà ancora spazio per rimettersi in corsa, ma il primo passo è recuperare completamente, senza bruciare le tappe.
Questo nuovo forfait, intanto, modifica ancora lo scenario della Moto2, che già si era dovuta adattare all’assenza di Binder. Due assenze pesanti, che riducono la griglia e aprono nuove possibilità per chi è in cerca di punti e visibilità. Ma nel caso di Huertas, la sensazione è che il suo vero campionato debba ancora cominciare. Perché, nonostante tutto, le qualità ci sono, e la determinazione non manca. Basta solo aspettare. E quando tornerà, lo farà da protagonista.






