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Musetti, squalifica e addio al Roland Garros: “Coincidenza sfortunata”

Attimi di paura ed angoscia al Roland Garros per Lorenzo Musetti, il suo gesto plateale davanti agli occhi di tutti è da squalifica.

Lorenzo Musetti nella sfida contro l’americano Tiafoe ha commesso una leggerezza, un gesto di stizza, un attimo di nervosismo di quelli che ti rovinano un torneo. Il gesto è stato compiuto davanti a tutti ma, soprattutto, davanti agli occhi del suo avversario il quale non ha mancato di evidenziare al giudice il comportamento di Musetti.

Musetti Roland Garros
Lorenzo Musetti gesto da squalifica al Roland Garros (Foto IG @lore_musetti
– sportitalia.it)

Per Lorenzo Musetti il gesto di rabbia, di nervosismo, del tutto innocuoè stato “una sfortunata coincidenza”. Lo stesso atleta dopo la partita commentando la decisione del giudice ha definito così il suo “incidente”, una “sfortunata coincidenza”. Il gesto, però, non sarebbe potuto passare inosservato, siamo al Roland Garros dove si sfidano i migliori.

Lorenzo Musetti cosa è successo al Roland Garros

A volte basta un attimo per cambiare il corso di una partita, o addirittura di un torneo. È quello che ha rischiato di succedere a Lorenzo Musetti durante il match del Roland Garros contro Frances Tiafoe. L’azzurro, in un momento di tensione sul finire del secondo set, ha avuto una reazione d’istinto che gli è quasi costata carissima. Una pallina passata per riprendere il gioco, un colpo di piede tirato senza pensarci troppo e, purtroppo, la traiettoria che finisce dritta addosso a una giudice di linea. Un gesto che ha subito fatto scattare un brivido, perché gli appassionati lo sanno bene: il regolamento in questi casi è molto rigido.

Musetti squalifica Roland Garros
Musetti teme la squalifica al Roland Garros (Foto IG @lore_musetti
– sportitalia.it)

Infatti, nei secondi successivi, il silenzio è stato quasi surreale. Tiafoe ha visto tutto, ha fatto notare all’arbitro il comportamento irregolare, e il rischio che la situazione potesse degenerare in una squalifica non era così remoto. La giudice colpita, per fortuna, non ha mostrato segni di dolore, né ha richiesto alcun intervento medico. È rimasta impassibile, quasi come a voler ridimensionare l’accaduto. L’arbitro, dal canto suo, ha scelto la via dell’equilibrio: warning a Musetti, ammonizione formale, ma senza conseguenze più gravi. E così, con un po’ di tensione nell’aria e un pizzico di fortuna, la partita è proseguita.

Musetti, da parte sua, non ha cercato scuse. Dopo la vittoria in quattro set, si è presentato davanti ai microfoni e ha raccontato con onestà quanto accaduto. Ha spiegato che è stato un gesto istintivo, dettato dalla frustrazione per un paio di punti andati male, e che non aveva assolutamente intenzione di colpire nessuno. “Ho avuto paura, sì. Quando l’ho vista colpita, ho pensato al peggio. Per fortuna tutto si è risolto,” ha detto, visibilmente sollevato.

Senza ombra di dubbio, l’episodio è destinato a far discutere, perché ricorda quanto il confine tra un momento di tensione e una vera infrazione possa essere sottile. Il tennis è uno sport dove la concentrazione mentale è tutto, e anche una piccola distrazione può trasformarsi in un problema serio. Musetti lo sa, e probabilmente questa esperienza gli servirà a crescere, sia in campo che fuori.

La buona notizia, alla fine, è che Lorenzo ha vinto, superando un avversario ostico come Tiafoe e lasciandosi alle spalle una situazione che avrebbe potuto chiudere in un lampo il suo Roland Garros. Però l’episodio resta lì, a ricordare che il talento, da solo, non basta. Serve anche la testa. E Musetti, fortunatamente, ha dimostrato di saperla usare nel momento più delicato.

 

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