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Djokovic è una furia: semifinale falsata, Sinner ha visto tutto

Nel tennis di oggi, non basta più avere braccio e gambe. Serve testa, nervi saldi, e una personalità che non vacilla nei momenti decisivi. Tutto questo lo ha mostrato Jannik Sinner nella semifinale del Roland Garros.

Senza mai perdere un set, senza concedere margini all’avversario, Sinner ha confermato sul Philippe Chatrier di essere ormai una certezza del tennis mondiale. Il punteggio secco, la qualità del gioco e la compostezza dimostrata in campo parlano chiaro. Dall’inizio alla fine, è stato il 22enne altoatesino a dettare il ritmo, costringendo Djokovic sulla difensiva, incapace di trovare contromisure efficaci.

Jannik Sinner
Djokovic è una furia: semifinale falsata, Sinner ha visto tutto – Sportitalia.it (screen Youtube)

Il serbo ha cercato di rispondere con l’esperienza, provando a forzare gli scambi e a usare la sua solita strategia di logoramento. Ma ogni tentativo è stato respinto da un Sinner in stato di grazia: attento, paziente, letale quando serviva. Nessun passaggio a vuoto, nessuna caduta di tensione. Solo solidità. E proprio nella gestione mentale del match si è visto il salto di qualità decisivo. Anche nei momenti più caldi, Sinner ha mantenuto il controllo – e ha addirittura gestito una situazione delicata con una prontezza che pochi si sarebbero aspettati.

Djokovic non ci sta, ma il replay dà ragione a Sinner

Il punto di svolta del match – simbolicamente, più che tecnicamente – è arrivato nel terzo set. Sul punteggio di 5-4 per Djokovic e 40-40 nel game, una chiamata dell’arbitro ha scatenato la protesta furiosa di Djokovic, convinto che una palla giudicata fuori fosse in realtà buona. Il serbo si è diretto verso il segno lasciato dalla pallina sulla terra battuta, cercando di far valere le sue ragioni, mentre il pubblico seguiva con crescente tensione la scena. A quel punto è accaduto qualcosa di raro nei campi da tennis. Sinner, invece di restare defilato, si è avvicinato e ha preso parola. Ha osservato attentamente i segni sul campo e ha fatto notare a Djokovic che stava guardando il segno sbagliato. Gli ha indicato quello corretto, effettivamente più vicino alla linea laterale, e fuori.

Djokovic e Sinner
Djokovic non ci sta, ma il replay dà ragione a Sinner – Sportitalia.it (Screen Youtube)

Con sorpresa di tutti, Djokovic ha accettato la spiegazione. “Ho capito, ci sono due marchi”, ha detto il serbo, calmando così la disputa. Poco dopo, le immagini televisive hanno confermato che il segno indicato da Sinner era quello corretto. L’episodio non ha avuto conseguenze dirette sul punteggio, ma ha dimostrato molto altro: rispetto reciproco, lucidità e soprattutto grande sportività. Anche se al cambio campo Djokovic ha ripreso brevemente il discorso con il giudice di sedia, il momento aveva già detto tutto.

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