Valentino Rossi, leggenda del MotoGP, oggi guarda al futuro con un sorriso quasi amaro e la consapevolezza che è finita.
Parlare di Valentino Rossi significa raccontare un pezzo fondamentale della storia dello sport italiano, e non solo. Perché il “Dottore” — come lo chiamano tutti, anche quelli che le moto non le seguono — non è stato solo un campione.

È stato un simbolo, un fenomeno culturale, un’icona capace di attraversare generazioni, mode e confini. La sua carriera nel Motomondiale, fatta di 9 titoli iridati e una lunga serie di battaglie epiche, ha lasciato un segno indelebile.
L’annuncio di Valentino Rossi
Come è normale che sia, il tempo passa per tutti. E anche per uno come lui, che sembrava immune all’orologio, arriva il momento in cui si tirano le somme. Valentino non ha mai realmente detto addio alle corse. Infatti, dopo aver lasciato la MotoGP nel 2021, non si è seduto sul divano a godersi la pensione. Al contrario, si è buttato a capofitto in una nuova avventura: quella delle quattro ruote.
Oggi partecipa al Campionato del Mondo Endurance, corre nel GT World Challenge Europe e si mette alla prova anche nelle gare endurance più toste del pianeta, come quelle della 24H Series e dell’Intercontinental GT Challenge. Insomma, il richiamo dell’asfalto è troppo forte, e lui, anche a 46 anni, continua a rispondere presente.

Il motorsport, per Valentino, è una passione che va oltre il gesto atletico. Dal 2014 è anche proprietario della VR46, la sua squadra motociclistica che corre in MotoGP, Moto2 e Moto3. Un progetto ambizioso, nato per dare spazio ai giovani talenti italiani e per lasciare qualcosa di concreto al mondo che lo ha reso celebre. La sua presenza ai box, il supporto costante ai piloti, l’attenzione ai dettagli: tutto parla della stessa voglia di vincere che lo ha sempre accompagnato in pista.
Eppure, durante l’ultima 24 Ore di Le Mans, qualcosa è cambiato. In conferenza stampa, tra una battuta e l’altra, Valentino si è lasciato sfuggire una frase che ha fatto riflettere molti fan: “Purtroppo, sto invecchiando”, ha detto sorridendo, prima di aggiungere con la solita ironia che lo contraddistingue: “Però mi alleno con i pesi tutti i giorni”. Un modo per alleggerire la consapevolezza che, forse, anche questa seconda carriera potrebbe avere una fine.
Senza ombra di dubbio, Valentino Rossi resterà sempre Valentino Rossi. Anche se non dovesse più salire su una macchina da corsa, il suo nome continuerà a essere pronunciato con rispetto, nostalgia e affetto. Perché leggende come lui non smettono mai davvero. Restano nell’aria, nei ricordi e nei sorrisi di chi, guardandolo correre, ha sognato un po’ di più.






