Mario Colavita chiude ottavo nel Monster Stack delle WSOP 2025!
La quarta settimana delle World Series Of Poker 2025 sta regalando emozioni a tutti gli appassionati sparsi per il mondo. Nei giorni scorsi abbiamo assistito al terzo braccialetto live vinto dal campione portoghese Joao Vieira, un vero e proprio decatleta del poker per la sua abilità di ottenere risultati con la maggior parte delle varianti, e all’ennesimo assalto a un titolo WSOP fallito da Viktor Blom.
Isildur1 ci ha riprovato ieri, con il suo quarto final table di questa edizione. Insieme all’iconico grinder svedese, la cui carriera si è chiaramente spostata sui tornei live negli ultimi sette anni, hanno lasciato un segno anche altri big del poker internazionale: Phil Hellmuth, Seth Davies, David Peters – che ha castigato il super ciarliero Martin Kabrhel – e Dario Sammartino.
A proposito di italiani, sempre ieri è arrivato il secondo final table centrato da un player del Belpaese. L’impresa porta la firma di Mario Colavita.
Procediamo con ordine e vediamo cos’è successo a Las Vegas.
Evento #44: $10.000 Big O Championship
Al final table del Championship di Pot Limit Omaha con 5 carte c’erano alcuni pezzi da 90, approdati alla quarta e ultima giornata su un field di 402 entry. E c’era anche un bel peso in termini di braccialetti: 4 quelli già vinti da Phillip Hui (compreso il $50.000 PPC 2019), 2 per Marco Johnson. Presente al final table anche Viktor Blom, sempre a caccia del suo primo titolo WSOP. Tuttavia, nessuno di questi campioni è riuscito a mettersi al polso l’ambito gioiello.
Alla fine ha vinto Veerachai Vongxaiburana, player statunitense che, dopo aver esibito il braccialetto, ha dichiarato di essere un professionista del trading finanziario nella vita e di giocare a poker solo per divertimento. Un amatoriale, insomma. Il suo curriculum, però, indica qualcosa di più: 1,1 milioni di dollari vinti con più di 60 piazzamenti nei tornei live, quasi tutti di Omaha.
Vongxaiburana ha mandato alle casse sia Marco Johnson (3°) che Phil Hui (runner-up). Blom si è invece fermato al 5° posto, eliminato insieme a Shawn Rice in un mano a tre vinta da Hui con uno scoop, cioè aggiudicandosi sia il pot high che quello low.
Nel payout troviamo anche Dario Sammartino, 60° su 61 pagati per $20.049. MadGenius ha realizzato il secondo itm di queste WSOP, dopo il 16° posto ottenuto nel $10.000 No Limit Hold’em – Mystery Bounty 8-Handed.
Evento #46: $250.000 Super High Roller
Tre giornate e 63 registrazioni sono i numeri del torneo più costoso dell’intera kermesse, ai quali si aggiunge la cifra per il vincitore: $4.752.551.
Ad incassarla è stato il pro americano Seth Davies, specialista di High/SuperHigh Roller e numero 16 del ranking mondiale per incassi. Oltre all’assegno plurimilionario, Davies ha messo le mani sul gioiello, cancellando così la cifra zero alla voce “braccialetti WSOP vinti”. Nel testa-a-testa finale, ha sconfitto piuttosto rapidamente il connazionale Alex Foxen, altra stella del poker, grazie soprattutto all’enorme vantaggio di stack.
Ma se l’heads-up è stato un po’ insipido, lo show non è mancato in questo torneo. Per gustarlo bisogna tornare al Day2 quando David Peters, 4 volte “braccialettato” e attuale n.13 del ranking mondiale, ha messo a tacere Martin Kabrhel con una giocata pazzesca!
Il torneo è in bolla piena, con 11 giocatori rimasti e 10 posti a premio. L’azione comincia dal professionista ceco, considerato ormai un “villain” del poker per il suo speech play continuo e fastidioso, che rilancia 400mila chips da hijack con 10♥8♥. Daniel Negreanu chiama da cutoff e lo stesso fa Peters da Big Blind.
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