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Halle, scoppia il caso Sinner: è un’idiozia totale

Sinner nella bufera ad Halle: un gesto fuori dal campo scatena un’ondata di polemiche assurde, ma c’è chi risponde per le rime.

A volte basta pochissimo per accendere una miccia. Non un risultato sportivo, non un comportamento scorretto, ma un gesto apparentemente semplice, persino elegante. Eppure, nel mondo social di oggi, tutto viene analizzato, giudicato, travisato.

Sinner al centro di polemiche
Polemica intorno a Sinner, la causa non è il tennis (Foto IG @janniksin – sportitalia.it)

Così, durante il torneo di Halle, mentre Jannik Sinner cercava di concentrarsi sul campo, fuori scoppiava un caso che con il tennis ha ben poco a che fare, ma che ha sollevato un polverone difficile da ignorare.

Perché viene criticato Sinner

La cosa assurda, senza ombra di dubbio, è che tutto è partito da una collaborazione artistica, tra il campione altoatesino e uno dei simboli più riconoscibili dell’Italia nel mondo: Andrea Bocelli. Già, sembra quasi incredibile a dirsi, però c’è chi ha avuto da ridire. E nemmeno in maniera leggera. Alcuni utenti, evidentemente in cerca di polemica a tutti i costi, hanno criticato la scelta di Sinner di condividere il palco – o per meglio dire, il momento – con il celebre tenore. Le motivazioni? Non sempre chiarissime. Si è parlato di opportunità, di immagine, qualcuno ha persino insinuato che Sinner avrebbe potuto evitare di “accostarsi” a un artista come Bocelli. Roba che lascia francamente senza parole.

Bertolucci difende Sinner
Sinner travolto dalle polemiche Bettolucci lo difende (Foto IG @janniksin – sportitalia.it)

Per fortuna, in mezzo a tanto rumore inutile, c’è anche chi ha saputo rispondere con la giusta dose di lucidità e fermezza. Paolo Bertolucci, ex campione e voce autorevole del tennis italiano, non ha certo usato giri di parole. Anzi, ha messo subito i puntini sulle “i”. Ha bollato l’intera polemica come “un’idiozia a livelli massimi”. Un giudizio netto, che non lascia spazio a interpretazioni. E non si è fermato lì, anzi, ha proseguito rispondendo uno a uno ai commenti di chi cercava di sminuire la collaborazione tra Sinner e Bocelli.

Tra le tante repliche, ce n’è una che spicca per chiarezza e, tutto sommato, per ovvietà: “Leggo di Sinner che non avrebbe dovuto farlo con Bocelli. Si tratta del cantante italiano più famoso al mondo. Due numeri 1!!”. Non fa una piega. Jannik è il numero uno del ranking ATP, Bocelli è il numero uno della musica lirica pop a livello globale. Non servono ulteriori spiegazioni. Ma Bertolucci, giustamente, rincara la dose: “85 milioni di dischi venduti. Qualcuno detesta Bocelli? Evidentemente Sinner non lo detesta”. Una risposta che suona quasi come una sentenza.

Il punto, forse, è che ogni tanto bisognerebbe imparare a distinguere le scelte personali dalla polemica sterile. Jannik Sinner ha fatto qualcosa che a lui, visibilmente, è piaciuto. Ha onorato un artista italiano, ha condiviso un momento speciale, ha dimostrato ancora una volta di avere valori ben saldi. E per quanto ci riguarda, questa dovrebbe essere l’unica cosa che conta davvero.

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